Raee, parte a Genova una raccolta differenziata innovativa con il Progetto Europeo Weeenmodels
Un centinaio di attività commerciali della Valpolcevera tra venditori di elettrodomestici, ferramenta, negozi di giocattoli, orologiai e farmacie accoglieranno nei loro spazi un contenitore personalizzato dove i cittadini potranno consegnare i loro apparecchi elettronici fuori uso
12 October, 2015
I piccoli elettrodomestici rotti, vecchi o semplicemente da buttare (RAEE ovvero rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) sono i grandi protagonisti dell’iniziativa “Weenmodels” che ha preso l’avvio, in forma sperimentale, nella Valpolcevera e che durerà fino al mese di dicembre, per poi diffondersi dal 2016 in tutta la città.
Già da settembre un nuovo camioncino chiamato EcoRAEE è attivo dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 12 in sei diversi punti del Municipio (vd. Elenco fondo pagina). Nelle prossime settimane un centinaio di attività commerciali della Valpolcevera scelte tra venditori di elettrodomestici, ferramenta, negozi di giocattoli, orologiai e farmacie saranno coinvolte in un servizio di informazione porta a porta Amiu, per accogliere nei loro spazi un contenitore personalizzato dove i cittadini potranno consegnare i loro apparecchi elettronici fuori uso (vd. Scheda elenco piccoli elettrodomestici R4).
Lo scopo primario è – ovviamente - quello di aumentare la raccolta differenziata di questi oggetti che, purtroppo, finiscono spesso nel cassonetto dell’indifferenziato o che si tengono inutilizzati nei cassetti; per questo il comune di Genova, in collaborazione con Amiu e altri partner, ha presentato il progetto europeo “Weeenmodels”, che ha ottenuto nel 2013 insieme ad altri 40 in Italia, un finanziamento europeo (quasi il 45% dei 2.000.000 euro investiti) nell'ambito del Programma Life + 2012.
A Genova ogni abitante differenzia in media 5 chili di RAEE all’anno, quando la media più virtuosa si attesta a circa 7 chili. In Italia su 741.000 tonnellate di apparecchiature prodotte sono 232.000 quelle che finiscono nei circuiti del riuso e del riciclo, mentre in Europa su 9.500.000 di tonnellate di prodotti elettronici sono 3.300.000 quelli che vengono riciclati. In pratica su 100 piccoli elettrodomestici (di lunghezza inferiore ai 25 cm) comprati solo 13 vengono recuperati, un numero veramente esiguo visto che tutti i RAEE, se non opportunamente trattati, diventano pericolosi per l’ambiente contenendo anche sostanze tossiche.
Lo spirito del progetto “Weeenmodels” è,
anche, quello di supportare i negozianti attraverso un modello di
raccolta che faciliti il conferimento dei cittadini di questi piccoli
oggetti che spesso per poca informazione, pigrizia o scomodità non
entrano nel giusto processo di riciclo e riuso, nello stesso tempo
vuole rendere più facile e ottimizzare i diversi passaggi tra
i negozianti, i gestori delle aree di conferimento e i consorzi che
si occupano della lavorazione e riciclo dei diversi tipi di RAEE (vd.
Scheda Il mondo dei RAEE); il Ministero dell’Ambiente sta guardando
con molto interesse il progetto genovese, proprio per l’innovativo
modello organizzativo proposto, che potrebbe essere esportato in
altre realtà cittadine.
Altro punto qualificante del progetto “Weenmodels” è poi la creazione di un sistema che semplifica la vita a chi vende questi oggetti attraverso un programma di tracciabilità di questi rifiuti nei diversi passaggi burocratico-amministrativi e la creazione di una filiera che permetta l’identificazione di parti degli apparecchi elettrici ed elettronici ancora utilizzabili, o addirittura la rigenerazione di alcuni, in modo da permettere un rientro nel ciclo produttivo, evitando il loro smaltimento come rifiuti e promuovere così, nella filosofia dell’economia circolare, lo sviluppo di nuovi mercati legati al riutilizzo di oggetti e materiali ancora utili.
Altro elemento importante del progetto è la comunicazione e l’approfondimento sull’argomento rivolto ai cittadini che può essere fatto attraverso: corsi di e-learning promossi dall’Università di Modena e Reggio Emilia http://elearning-raee.unimore.it, sito dedicato www.weeenmodels.eu e sito Amiu www.amiu.genova.it/raee
Il consorzio dei partners coinvolti nel progetto è composto dal comune di Genova come capofila e come partner tecnico Amiu Genova, la collaborazione delle Università di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE), l'Agenzia di Sviluppo GAL Genovese, la società TBridge di Genova e la tedesca ISW di Halle.
Il progetto coinvolge il Centro di Coordinamento RAEE (l’organismo nazionale che coordina i Centri di Raccolta) e le principali associazioni di categoria: ASCOM, Confesercenti, CNA, Confartigianato, Coop Liguria, Cooperativa Sociale “La Cruna” e Docks Lanterna.