Dal primo gennaio Cotral e Trenitalia fuori da Metrebus. I pendolari faranno fino a 3 biglietti
Trenitalia e Cotral si tirano fuori dal sistema Metrebus. Alle porte del Giubileo viene meno la possibilità di viaggiare attraverso il Lazio con un solo abbonamento o biglietto
25 October, 2015
Trenitalia Spa e Cotral Spa hanno annunciato la loro imminente uscita dal sistema Metrebus prospettando un futuro nero per tutti i viaggiatori di Roma e del Lazio.
Il sistema è stato attivato a metà anni 90 dopo la spinta anche di associazioni ambientaliste come Legambiente, e consente, allo stato attuale,con un unico titolo di viaggio o abbonamento, di viaggiare sui treni regionali di Trenitalia, sui bus di Trambus e Co.Tra.L. sulle linee gestite da Met.Ro. (metropolitana A e B di Roma, ferrovie Roma-Viterbo, Roma-Pantano, Roma- Lido), ma, se l’uscita delle due aziende venisse confermata, il sistema decadrebbe del tutto ed i viaggiatori e i pendolari del Lazio si ritroverebbero a dover acquistare 2 o 3 biglietti (o abbonamenti) per viaggiare ogni giorno.
Ad annunciare la disdetta di Trenitalia è stato lo stesso ad di FS Vincenzo Soprano con una lettera della scorsa settimana, inviata all'ad di Atac Danilo Broggi, l'ad di Cotral Arrigo Giana, agli assessori alla Mobilità della Regione Michele Civita e del Comune Stefano Esposito. "Nonostante il giudizio positivo del progetto - si legge - dobbiamo purtroppo rilevare come la gestione dello stesso abbia presentato criticità per noi insostenibili che ci impongono di dover comunicare la disdetta della convenzione Metrebus”. Immediatamente successiva la replica di Cotral che in una nota afferma di avere cercato il dialogo con Atac ma che "nessuna buona volontà è stata dimostrata dall'azienda romana per trovare una qualsivoglia soluzione che rendesse il sistema più trasparente ed efficace. I crediti di Cotral nei confronti di Atac ammontano a 120 milioni: incassati da Atac per servizi resi da Cotral e mai ridistribuiti».
Sulla questione, vista la gravità della situazione, sono immediatamente intervenuti il sindaco Marino e proprio Legambiente che chiede immediatamente un tavolo di confronto all’assessore Civita.
“Il mantenimento di un servizio di trasporti integrato per i cittadini romani, e per quanti raggiungono la città per lavorare, è per il Campidoglio e per me un obiettivo da confermare - ha affermato Ignazio Marino, sindaco di Roma - Il consorzio Metrebus deve perciò continuare ad esistere, anche se vanno ripensati gli equilibri economico-gestionali interni, – ha aggiunto il primo cittadino - il Campidoglio, attraverso Atac, l’azienda che più di tutte gestisce e trasporta la stragrande maggioranza degli utenti, farà tutta la sua parte. L’obiettivo è di garantire un servizio efficiente e integrato, evitando il rischio di un aumento delle spese per i romani e tutti i cittadini che insistono sulla nostra metropoli”.
“I pendolari e i viaggiatori di tutta la regione non possono e non devono sopportare anche questo duro colpo - ha dichiarato invece Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio - Nel Lazio ci sono 540.000 pendolari che ogni giorno devo sopportare ritardi, soppressioni delle corse, caldo e freddo solo per avere la possibilità di andare a lavorare e non è accettabile che vengano ora colpiti da un ulteriore aumento dei prezzi, nonché dalla scomodità di dover avere non più un solo abbonamento, ma tre. Chiediamo all’assessore Civita di organizzare immediatamente un tavolo di discussione tra Atac, Trenitalia e Cotral, dove siano presenti le associazioni ambientaliste perché non possiamo permettere questa ulteriore umiliazione proprio alle porte del Giubileo."