Veneto, raccolta differenziata nel 2014 al 65%. Il rapporto Produzione e Gestione Rifiuti Urbani
Presentato a Venezia l’ultimo rapporto curato dall’Osservatorio Regionale Rifiuti istituito presso l’Agenzia regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto. La Regione si conferma una delle più virtuose del paese
27 October, 2015
Il comunicato della Regione Veneto che riassume i dati del rapporto:
“Ancora una volta il Veneto si conferma la prima regione in Italia
per la gestione dei rifiuti urbani. Un ringraziamento va a tutti i
veneti per essere così efficienti ed attenti su questa tematica. Ma il
rischio è che lo Stato tolga le competenze ambientali alle Regioni. Già
ora, nonostante la netta contrarietà delle amministrazioni regionali, il
governo pare intenzionato a procedere con quanto previsto dal decreto Sblocca Italia circa la realizzazione di 12 nuovi impianti di
incenerimento dei rifiuti a valenza strategica nazionale in 10 regioni,
uno dei quali dovrebbe essere nel territorio veneto”.
E’ la
preoccupazione espressa dall’assessore regionale alle politiche
ambientali Gianpaolo Bottacin in collegamento telefonico per la
presentazione oggi (lunedì 26 ottobre, ndr) a Venezia dell’ultimo rapporto sulla “Produzione e
Gestione dei rifiuti urbani nel Veneto”, curato dall’Osservatorio
Regionale Rifiuti istituito presso l’Agenzia regionale per la
Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, di cui era presente il
direttore generale Carlo Emanuele Pepe.
Il rapporto conferma il
trend positivo della raccolta differenziata che si attesta al 65%, quasi
due punti percentuali in più rispetto all’anno precedente (+1,8) a
fronte di una produzione complessiva di rifiuti urbani di circa
2.241.000 tonnellate, in lieve aumento (+1,3%), per 455 kg di produzione
procapite (+1,2%), valore quest’ultimo tra i più bassi d’Italia
nonostante il Veneto abbia un PIL elevato e registri oltre 60 milioni di
presenze turistiche annue. In totale i rifiuti urbani avviati a
recupero nel 2014 ammontano a circa 1,5 milioni di tonnellate con un
aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente. Si registra inoltre la
diminuzione dei rifiuti urbani inceneriti negli impianti di
incenerimento di Padova e di Schio, pari a 188 mila tonnellate annue
(-12,5%), e un leggero aumento (+1,9%) del conferimento nelle 11
discariche attive in Veneto, per complessive 128 mila tonnellate.
Per
quanto riguarda i dati di raccolta differenziata suddivisi per
provincia: Treviso ha raggiunto il valore più alto toccando quota 79%
seguita da Belluno con il 69%,Vicenza con il 67%, Rovigo e Verona 63%,
Padova 62% e Venezia 58% . Venezia resta al di sotto dell’obiettivo
nazionale per le difficoltà dovute alla gestione dei rifiuti nel centro
storico del Comune e nei comuni litoranei caratterizzati da intensi
flussi turistici. I dati sono molto positivi ed in linea con gli
obiettivi del Piano regionale di Gestione dei rifiuti che prevede il
raggiungimento del 76% di raccolta differenziata nel 2020, soglia già
superata nel 2014 da 163 comuni. Inoltre il Veneto è stata la prima fra
le regioni d’Italia ad aver superato la percentuale del 65% per la
differenziata prevista dalla normativa nazionale.
I principali
elementi di successo si confermano la diffusione della raccolta a
domicilio anche delle frazioni secche riciclabili come carta, vetro,
plastica e dell’organico, l’elevata presenza nel territorio di centri di
raccolta, il notevole sviluppo dell’industria del recupero e la
commisurazione del pagamento del servizio alla quantità di rifiuti
prodotti in gran parte del territorio. La totalità delle frazioni
raccolte in maniera differenziata, con l’esclusione dello 0,5% di
rifiuti particolari come farmaci o sostanze pericolose che vanno negli
impianti di incenerimento, è destinata al recupero di materia
permettendo la valorizzazione dei diversi materiali come “materia prima
seconda” in vari comparti industriali.
Da parte sua il direttore
generale Pepe ha messo in rilievo l’attività di controllo realizzata
dall’ARPAV sugli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti presenti
in Veneto e ha reso noto che, a seguito dei 1031 accertamenti
effettuati nel corso del 2014, le notizie di reato o di illecito
amministrativo sono state 130 (12,6% dei casi). Oltre ad aver dato vita
nel 2004 ad un Osservatorio Rifiuti Sovraregionale (O.R.SO.), che
raccoglie oggi 11 regioni, dal 1995 è attivo anche un Osservatorio
regionale per il compostaggio gestito da ARPAV, che monitora e
garantisce la qualità del compost prodotto in Veneto, con tanto di
marchio.
Infine, l’assessore Bottacin ha voluto sottolineare
anche che la metodologia di calcolo adottata dal Veneto per la raccolta
differenziata dei rifiuti è più rigorosa di quella utilizzata da ISPRA,
che presenterà il proprio rapporto nazionale tra qualche giorno, in
quanto esclude dal calcolo gli scarti dei rifiuti differenziati.
(foto ambientelegale.it)