Rapporto Ispra, Assobioplastiche: "Sacco in bioplastica fondamentale per il successo nella raccolta e smaltimento dell'umido"
Nel 2014 l'Italia ha raggiunto l’obiettivo del 45,2% di raccolta differenziata, con un’accelerazione della frazione organica la cui raccolta è cresciuta del 9,7%, toccando i 5,720 milioni di tonnellate pari al 42,7% dell’insieme delle raccolte differenziate
29 October, 2015
La virtuosità dei comportamenti ecosostenibili non è più appannaggio solo di altri. Nel 2014 il nostro Paese ha finalmente raggiunto l’obiettivo del 45,2% di raccolta differenziata (13,4 milioni di tonnellate), con un’accelerazione molto significativa sul fronte della frazione organica, la cui raccolta è cresciuta del 9,7%, toccando i 5,720 milioni di tonnellate (94,6 kg pro capite) pari al 42,7% dell’insieme delle raccolte differenziate.
Un risultato di cui può andare fiera anche l’industria delle bioplastiche: impermeabili, igienici, traspiranti e idonei al trattamento in impianti di digestione anaerobica e compostaggio, i bioshopper e i sacchi per la raccolta della frazione organica in bioplastica biodegradabile e compostabile secondo lo standard internazionale EN 13432 si sono rilevati infatti strumenti fondamentali per rendere comoda, igienica ed efficiente la raccolta e l’intercettazione dello scarto umido.
“I dati rilasciati oggi da ISPRA sono il segno di una grossa inversione di tendenza nell’ambito dei modelli di waste management implementati dalle amministrazioni locali e dei comportamenti virtuosi dei cittadini. In particolare, Assobioplastiche guarda alla crescita così importante della raccolta dello scarto organico con un certo orgoglio. Certo, c’è ancora molto da fare soprattutto sul fronte dei sacchetti per asporto merci, tipicamente il primo strumento con cui la famiglia italiana effettua la raccolta del rifiuto umido. Stimiamo che 1 shopper usa e getta su 2 che circolano in Italia non sia compostabile o sia un cosiddetto falso bio quando la compostabilità dei sacchi è invece una caratteristica essenziale per garantire la qualità della raccolta dell’umido e la sua trasformazione in compost di qualità. Per questo motivo Assobioplastiche continuerà ad adoperarsi senza sosta affinché la legge che regola la commercializzazione e la distribuzione dei sacchi usa e getta per asporto merci venga fatta rispettare anche con l’applicazione di sanzioni”, ha commentato Marco Versari, Presidente di Assobioplastiche.