Torino, Francesco Profumo (Iren) sul nuovo piano rifiuti: “Siamo degli spettatori, degli spettatori molto interessati” | Video
Dopo la proposta, a fine anno, di un nuovo piano rifiuti per la città, Francesco Profumo fa un mezzo passo indietro: “Appena comincerà la consultazione pubblica sulla proposta di piano regionale daremo il nostro contributo”
28 January, 2016
Non c'è ancora nulla di certo. In realtà non c'è ancora nulla, nessun nuovo piano rifiuti per la città di Torino. Durante le riunioni della commissione Ambiente, che per sei mesi ha cercato di avere un quadro definito sul futuro della raccolta differenziata, l'unica cosa certa è che il Comune attende di armonizzare il suo piano rifiuti al nuovo piano regionale, come più volte ha detto l'assessore Lavolta. I più fiduciosi credevano che, entro fine anno, si sarebbe potuto leggere e valutare il nuovo piano così da cominciare il 2016 con le idee chiare. L'unica cosa certa, per ora, è che il piano comunale è strettamente vincolato a quello regionale.
In realtà un passo in avanti è stato fatto da Francesco Profumo, Presidente del Gruppo Iren, il gruppo industriale che di fatto si occupa della gestione rifiuti in città. Infatti, è notizia di ieri (mercoledì 27 gennaio), che Iren ha ufficialmente annunciato di detenere l'80% sia di Trm (l'azienda proprietaria dell'inceneritore del Gerbido) che di Amiat. Era stato , lo stesso Profumo, a fine anno in un intervista su La Stampa, a presentare un piano rifiuti che avrebbe rivoluzionato le abitudini dei torinesi.
Un piano che in sintesi può essere riassunto così: l'organico verrà raccolto con la metodologia del porta a porta in tutta la città, per carta plastica e alluminio ci sarà un unico cassonetto con gli indifferenziati , mentre il vetro si continuerà a differenziare ma nelle campane. Per alcune delle zone già coperte dal porta a porta non cambierebbe nulla o quasi. Una piano subito bollato dal circolo di Legambiente Metropolitano di Torino come “antistorico, antieconomico e antiecologico“
Durante la conferenza stampa del nuovo “Progetto Scuole” promosso dal Gruppo Iren, per consentire agli alunni di visitare il termovalorizzatore del Gerbido e capire a cosa serve e come funziona per “sfatare il mito che vede l'inceneritore antagonista della raccolta differenziata”, abbiamo chiesto a Francesco Profumo quale fosse il ruolo di Iren in questa fase di “discussione” del nuovo piano rifiuti.
Poche parole quelle di Francesco Profumo ma che suonano come una precisazione“Siamo degli spettatori, degli spettatori molto interessati – sorride Profumo - Appena comincerà la consultazione pubblica sulla proposta di piano regionale daremo il nostro contributo. Bisognerà vedere – ha concluso- come è strutturato il piano, noi siamo disponibili con tutte le nostre competenze di filiera”.