Sentinelle dei Rifuti a Palermo, la cronaca di domenica 14 febbraio
“Perché dobbiamo dare soldi alla Rap o ai consorzi, quando prima raccoglievamo noi stessi il cartone e lo andavamo a vendere guadagnando qualcosa?” Così alcuni cittadini che boicottano la raccolta differenziata in città
14 February, 2016
di Lory Strano
Le azioni delle Sentinelle dei Rifiuti continuano a sorprendere i palermitani. Nel quartiere del Cep e di viale Michelangelo non è frequente che ci siano attività di animazione e sensibilizzazione sulla raccolta differenziata come quelle fatte dagli attivisti di Eco dalle Città. Qui il problema dei rifiuti si mescola a preoccupazioni di ordine economico. Alcuni residenti, incuriositi dal movimento attorno ai cassonetti, dalle voci al megafono che incentivano ad evitare gli sprechi, si avvicinano per capire chi gestisce lo smaltimento dell'immondizia. Soprattutto quello relativo al cartone e agli ingombranti. “Perché dobbiamo dare soldi alla Rap o ai consorzi, quando prima raccoglievamo noi stessi il cartone e lo andavamo a vendere guadagnando qualcosa?” Fino ad oggi non avevamo ipotizzato che potessero esserci altri motivi per non fare la raccolta differenziata, oltre alla mancanza di senso civico e di rispetto per l’ambiente. La motivazione di questi signori invece è quella di fare un dispetto a chi nella loro logica, ha tolto alle persone “un’opportunità di lavoro”.
“Raccogliendo ingombranti per strada, molta gente
qui riusciva a sostentare la famiglia – commenta un residente – ora che il
servizio è della Rap, queste famiglie che fanno?" Stesso meccanismo per il cartone, che viene visto come risorsa sì ma di arricchimento strettamente personale. È
sorprendente però quanto girando appena l’angolo la situazione possa completamente capovolgersi. Basta
spostarsi qualche metro più avanti che passando tra le bancarelle in strada troviamo chi si avvicina incuriosito per affermare felicemente il proprio impegno a favore di una Palermo più verde ed ecologica. Giornate come queste contribuiscono
alla rottura di quegli stereotipi sulle zone lontane dal centro, dove la
differenziata porta a porta non c’è. Si trovano infatti cittadini modello che
nell’assurdità del contesto trovano strategie e metodi per sviluppare stili di
vita ecosostenibili, costituendo una forza controcorrente che fa sperare in un possibile incremento delle bassissime percentuali di raccolta di
materiali riciclabili in città.
Leggi anche:
Sentinelle dei Riuti a Palermo, com'è andata la seconda giornata