Tor Bella Monaca: cassonetti pieni per colpa della “migrazione dei rifiuti”
Rientrata l'emergenza rifiuti a Roma sono però ancora molte le zone in cui i cassonetti sono accerchiati dalle buste e a volte è anche colpa delle cattive abitudini degli abitanti
19 September, 2016
Dopo l’emergenza rifiuti prima dell’estate, la situazione sembra essere tornata stabile in gran parte della città, sebbene alcune zone periferiche continuino a soffrire di una cronica presenza di buste abbandonate sull’asfalto. Non sono pochi infatti i cassonetti che nei municipi romani e fino a Tor Bella Monaca continuano a riempirsi in modo troppo rapido e ad essere letteralmente circondati da buste di rifiuti.
Le motivazioni di questo persistente stato emergenziale sono varie e complesse e partono dalla straordinaria mancanza di impiantistica che affligge la capitale fino al comportamento, non sempre corretto, dei singoli cittadini.
“Non è colpa nostra e spesso non è nemmeno colpa dell’AMA - ci ha raccontato la signora Maria, abitante di Tor Bella Monaca - vedete i nostri cassonetti? Sono sempre pieni di rifiuti che non sono nostri! Nei quartieri vicini non hanno più la raccolta per strada, hanno i piccoli cassonetti nei condomini e non gli va di lasciare le cose a casa loro. Così si prendono le buste, salgono in macchina e buttano le cose nei nostri secchioni. Ma così i cassonetti non bastano, non sono fatti per così tante persone.”
Quello a cui si riferisce la signora è il fenomeno della cosiddetta “migrazione di rifiuti”, uno dei tanti che affligge il ciclo dei rifiuti di Roma. Gli abitanti di alcuni quartieri nei dintorni di Tor Bella Monaca hanno infatti già il sistema di differenziata “Porta a Porta” ma, ritenendolo evidentemente troppo faticoso, preferiscono recarsi in altri quartieri dove possono comodamente gettare i rifiuti nei cassonetti creando, di fatto, un ingorgo.
Il fenomeno è drammaticamente diffuso a Roma dove il “Porta a Porta” ha raggiunto circa un milione di abitanti su un totale di 2.700.000.