Raccolta differenziata, Edo Ronchi: "Situazione nel mezzogiorno preoccupante, ma ci sono eccellenze" | Video
Secondo la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile incrementare la raccolta differenziata nel sud Italia è fondamentale per raggiungere gli obiettivi europei previsti per 2025
25 October, 2016
La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ha realizzato, in accordo con Comieco, una ricerca sulla raccolta differenziata nel mezzogiorno utilizzando i dati del 2014 verificati da ISPRA. Ciò che emerge è che nel nord e nel centro Italia tutte le regioni hanno raggiunto il 35% di raccolta differenziata e alcune hanno superato il 50%. Nel sud invece ci sono regioni che si attestano al 50% (Sardegna, Campania e Abruzzo) ma ce ne sono poi 5 (Basilicata, Puglia, Molise, Calabria e Sicilia) che sono al di sotto del 35%.
Il problema non risiede solo nel basso livello a cui si attestano, ma anche e soprattutto nella scarsa performance di incremento ottenuta negli ultimi 10 anni. La percentuale di raccolta differenziata in queste regioni è cresciuta davvero pochissimo negli ultimi anni e se si manterrà lo stesso trend di crescita, l'Italia potrebbe non arrivare ai livelli di avvio a riciclo dei rifiuti richiesti dall’Unione Europea da qui al 2030.
Guardando invece alle province sono 22 quelle del mezzogiorno in cui la raccolta differenziata è al di sotto del 35% e 11 in cui è stato superato il 50%. Queste ultime costituiscono, secondo la fondazione, la testimonianza lampante che è possibile realizzare una buona raccolta differenziata anche nelle regioni del Sud. In questa crescita ha avuto un ruolo importante anche l’accordo tra Anci e Conai.
Abbiamo parlato di tutto questo con Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.