Consumi elettrici in Italia: nei primi nove mesi in calo del 3,4%
A settembre la domanda di elettricità è calata dello 0,7% attestandosi a 26,3 miliardi di kWh. Male tutte le fonti rinnovabili
04 November, 2016
Nel mese di
settembre, secondo quanto rilevato da Terna,
la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda
di elettricità in Italia è stata di 26,3 miliardi di kWh, con
una flessione dello 0,7% rispetto allo stesso mese dell’anno
precedente.
In termini congiunturali, il valore
destagionalizzato della domanda elettrica di settembre 2016, che
tiene conto delle ciclicità stagionali e dei conseguenti riflessi
sui cicli produttivi, ha fatto registrare un incremento dell’1%
rispetto al mese precedente. Il profilo del trend si porta su un
andamento stazionario.
I 26,3 miliardi di kWh richiesti
nel mese di settembre 2016 sono distribuiti per il 47,1% al Nord,
per il 30% al Centro e per il 22,9% al Sud. A livello
territoriale, la variazione tendenziale di settembre 2016 è stata
positiva al Nord (+2%) e negativa al Centro (-2,5%) e al Sud
(-5,3%).
Per quanto riguarda la potenza di punta, nel mese
di settembre 2016 è stato raggiunto il picco di 48.757 MW alle ore
12 di venerdì 2, con una flessione del 3,4% rispetto alla punta di
settembre 2015.
Nel mese di settembre 2016 la domanda di
energia elettrica è stata soddisfatta per l’89% con produzione
nazionale e per la quota restante (11%) dal saldo dell’energia
scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta
(23,6 miliardi di kWh) è cresciuta dell’1,4% rispetto a settembre
2015. In aumento la fonte di produzione termica (+7,7%), in
calo le fonti di produzione fotovoltaica (-2%), geotermica
(-2,5%), idrica (-13,2%) ed eolica (-29,1%).
La
domanda dei primi nove mesi del 2016 è in flessione del 3,1%
rispetto al corrispondente periodo del 2015. A parità di calendario
il risultato è -3,4%.
A questo link trovate il rapporto mensile di Terna