Genova, si ferma l'aggregazione Amiu Iren: sindaco Doria ritira la delibera
30 marzo primo giorno di fuoco in Consiglio comunale per l'esame della delibera. Venerdì 31 marzo, nella giornata decisiva, arriva il colpo di scena: il sindaco accetta la richiesta del Pd di ritirare la delibera vista la mancanza di numeri. Ma anche dopo il secondo stop, non è detto che la fusione tra le due aziende sia archiviata
29 March, 2017
Fallisce per la seconda volta il tentativo di aggregazione tra Amiu, l’azienda di gestione dei rifiuti a Genova, e Iren Ambiente. Dopo la prima bocciatura da parte del Consiglio comunale lo scorso febbraio, la giunta genovese ha riportato in aula una nuova delibera che avrebbe dovuto ricompattare la maggioranza sulla proposta di fusione tra le due società. Così non è stato. Al secondo giorno di confronto infuocato in Sala Rossa, il sindaco Doria ha dovuto accettare la richiesta del Partito Democratico (partito di maggioranza) che chiedeva di ritirare la delibera vista la mancanza dei numeri necessari per l’approvazione. A quel punto si è consumata la frattura tra la maggioranza e la giunta. Non è passata l'ipotesi di approvare l'aumento della Tari del 18% proposto dal sindaco. Contro il parere della giunta e contro il parere tecnico degli uffici, il consiglio comunale ha approvato un emendamento del Partito Democratico che mantiene al 6,89% l'aumento della tariffa sui rifiuti per il 2017 (valore che sarebbe stato consentito dall'aggregazione Amiu-Iren). Non è detto però che la fusione tra le due aziende sia archiviata. Il sindaco Doria sarebbe intenzionato a “non lasciare cadere nel vuoto l'aggregazione Amiu-Iren” che potrebbe essere allegata al bilancio previsionale 2017 del Comune fra due-tre settimane.
Iniziata ma subito sospesa la seduta del Consiglio comunale di Genova sulla delibera per aggregare l'azienda dei rifiuti Amiu con Iren Ambiente. 35 su 40 i consiglieri presenti stamani a inizio seduta. Sugli spalti alcuni manifestanti e lavoratori Amiu contrari all'operazione. L'assemblea era stata sospesa ieri sera perché la Giunta Doria, in difficoltà con i numeri della maggioranza in aula, aveva chiesto di poter sentire durante la notte "il parere di Iren sui cinque emendamenti rimasti della maggioranza poiché modificherebbero in modo sostanziale la trattativa Comune-Iren" a seguito del blitz dell'opposizione che aveva ritirato tutti i suoi emendamenti e ordini del giorno in modo da far votare la delibera ieri. La seduta è stata nuovamente sospesa a causa di una conferenza dei capigruppo chiesta dal capogruppo di Effetto Genova Paolo Putti per organizzare i lavori della giornata.
Aggiornamento ore 12:30 del 31 marzo
Colpo di scena. La giunta non ha i numeri per l'approvazione e il capogruppo del Partito Democratico chiede il ritiro della delibera per l'aggregazione Amiu - Iren.
Aggiornamento ore 15 del 31 marzo
Il sindaco Marco Doria ha accettato la richiesta del capogruppo Pd Simone Farello di ritirare la delibera visto che la maggioranza non aveva i numeri per approvarla. Il Consiglio è stato nuovamente sospeso su richiesta di Farello per valutare il nuovo emendamento alla delibera sulle aliquote Tari annunciato da Doria, che a causa della mancata approvazione della delibera Amiu-Iren prevede un aumento per il 2017 superiore al 18% anziché del 6,89%, previsto per recuperare gli extracosti provocati dallo smaltimento fuori Regione dei rifiuti genovesi nell'ultimo triennio a causa della chiusura della discarica di Scarpino.
Aggiornamento ore 17:30 del 31 marzo
Non passa la proposta di approvare un aumento della Tari del 18%. Contro il parere della giunta e contro il parere tecnico degli uffici, il consiglio comunale approva l'emendamento del Partito Democratico che mantiene al 6,89% l'aumento della tariffa sui rifiuti per il 2017 (valore che sarebbe stato consentito dall'aggregazione Amiu-Iren). Si paventa l'ipotesi di ripresentazione dell'aggregazione Amiu-Iren all'interno dei documenti collegati al bilancio previsionale o, eventualmenre, un taglio ad alcune voci del bilancio per garantire il futuro di Amiu.
CRONACA 30 MARZO
A Genova è iniziata la seduta del Consiglio comunale sulla delibera per aggregare Amiu con Iren Ambiente. Sugli spalti una quarantina di manifestanti e lavoratori Amiu contrari all'operazione. Fuori da Palazzo Tursi i sindacati Cisl, Uil e Usb protestano, senza la Cgil. Erano 31 i consiglieri comunali presenti a inizio seduta alle 9:30, dieci in più del numero minimo legale di 21 indispensabile per consentire la seduta, che appena iniziata è stata subito sospesa un quarto d'ora per organizzare i lavori, poi cominciati regolarmente. Il Consiglio ha bocciato la richiesta di Fds di sospendere il voto sulla delibera. Il consigliere Antonio Bruno, sostenuto da M5s e Effetto Genova, ha proposto lo stop perché la Regione sta discutendo una modifica della legge che disciplina la materia e perché c'è un'inchiesta per abuso d'ufficio aperta dalla Procura sull'operazione. Il Pd ha replicato: "La politica deve decidere".
Aggiornamento ore 17:00 del 30 marzo: Le opposizioni ritirano gli emendamenti per votare oggi, ma la maggioranza ne scrive di nuovi. Votazione a rischio per la maggioranza.
Aggiornamento ore 21 del 30 marzo: La delibera su Amiu-Iren andrà in votazione domani. Lo ha annunciato il presidente del consiglio comunale Giorgio Guerello che ha accolto la richiesta dell'assessore al Bilancio Franco Miceli di "rinviare a domattina l'iter della delibera Amiu-Iren per sentire durante questa notte il parere di Iren su cinque emendamenti di maggioranza poiché modificano in modo sostanziale la trattativa Comune-Iren". Una decisione presa tra le proteste dei manifestanti sugli spalti.