Giornata Mondiale Ambiente, WWF: dal 1970 al 2012 perso il 58% della ricchezza della vita sulla Terra per colpa dell'uomo
Siamo di fronte alla sesta estinzione di massa, la prima nella storia della Terra causata da una singola specie, l’uomo, di cui le cause principali sono i cambiamenti climatici in atto, la frammentazione e la distruzione degli habitat, l’esponenziale aumento del bracconaggio e dei crimini di natura
04 June, 2017
Siamo di fronte alla sesta estinzione di massa, la prima estinzione di massa nella storia della Terra causata da una singola specie, l’uomo, di cui le cause principali sono le grandi modificazioni globali che stiamo causando al pianeta, in primis i cambiamenti climatici in atto, la frammentazione e la distruzione degli habitat e l’esponenziale aumento del bracconaggio e dei crimini di natura. In pochi anni abbiamo perso un patrimonio unico di specie, di popolazioni, di diversità.
Secondo il WWF, solo dal 1970 al 2012 abbiamo perso il 58% della ricchezza della vita sulla Terra per quanto riguarda la fauna dei Vertebrati (mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci). Alcuni di questi animali come il Lupo della Tasmania, lo Stambecco dei Pirenei, la Tigre del Caspio, il Rinoceronte nero dell’Africa occidentale, il Leopardo di Zanzibar, sono scomparsi recentemente, replica watches altri rischiano di scomparire in una manciata di anni.
In poco più di 10 anni è scomparso in Africa quasi il 70% degli elefanti di foresta. Solo nel Mediterraneo più del 50% degli squali sono a rischio estinzione, per non parlare di specie simboliche come la Vaquita, una piccola focena del Messico, di cui restano non più di 30 esemplari o la Balena franca Nord Atlantica, vicinissima all’estinzione e di cui sopravvivono non più di 350 individui nell’Atlantico settentrionale. Per non parlare dell’Orso marsicano, sui nostri Appennini (non ne sopravvivono più di 50), del Leopardo dell’Amur, straordinario felino confinato nelle foreste tra Cina e Russia, degli ultimi 40 Rinoceronti di Giava o dei Gorilla di Cross River che stiamo cancellando dalle foreste del Bacino del Congo.
L’estinzione di animali unici nella sottolinea in modo drammatico l’incapacità del genere umano di intervenire con determinazione su emergenze planetarie paradossalmente da noi stesse scatenate, quali quella dei cambiamenti climatici in atto. Abbiamo perso la diversità delle tigri, dei rinoceronti, degli elefanti, degli anfibi, delle grandi scimmie, dei mammiferi marini: la nostra azione ha amplificato forse anche di 1000 volte quello che è il normale tasso di estinzione delle specie sulla Terra.
Nella giornata mondiale dell’Ambiente il WWF ha scelto alcuni dei capolavori della natura più vicini all’estinzione e li ha avvicinati alle grandi opere dell’uomo da cui mai vorremmo separarci: per avere un’idea di quello che stiamo perdendo il WWF ha voluto paragonare i capolavori di natura ad alcune opere d’arte per rendere il valore simbolico di quello che stiamo distruggendo. Non esistono dipinti, sculture, sinfonie, opere letterarie, non esistono testimonianze storiche che possano avvicinare il valore di quello che l’evoluzione della vita sul nostro Pianeta è in grado di offrirci. E se in alcuni momenti alcune nostre azioni hanno raggiunto capacità sublimi, la magia e l’ispirazione della natura hanno avuto un ruolo insostituibile.
L’iniziativa dei partners WWF per il 5 giugno. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente Auchan e Simply confermano il proprio sostegno alla tutela della biodiversità: a partire dal 5 giugno e per tutta l’estate, negli ipermercati Auchan e nei supermercati Simply, IperSimply e PuntoSimply si potranno infatti acquistare le nuove borse riutilizzabili WWF che aiutano l’ambiente. Le nuove shopper disegnate e personalizzate dall’artista Giacomo Bevilacqua (creatore e autore della striscia umoristica «A Panda piace» facebook.com/pandapiace), saranno in vendita al costo di 2 euro, parte dei quali saranno destinati al sistema delle Oasi per la tutela della biodiversità del nostro paese.
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Scheda capolavori di natura a rischio estinzione e capolavori d’arte
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Meravigliosi quanto e forse più di tante opere umane per cui giustamente ci spendiamo e ci battiamo, la conservazione di queste animali dovrebbe muovere i nostri animi e spingerci a vere e propri crociate per la loro difesa.
Mentre tutti riconosciamo il valore unico e irripetibile di opere umane e mai potremmo immaginate nostra vita senza le sinfonie di Mozart, le pitture del Caravaggio replica uhren o gli scavi di Pompei, lasciamo che scompaiano dal pianeta capolavori della natura che mai più nessuno potrà riprodurre o imitare e della cui estinzione saremo a tutti gli effetti responsabili.
Italia:
Orso marsicano (Ursus arctos marsicanus) è l’orso più meridionale di tutta l’Europa. Ne sopravvivono negli Appennini meridionali (limitati quasi esclusivamente all’Abruzzo) non più di 50 individui.
Eremi abruzzesi: non ancora definitivamente nella lista dei siti UNESCO sono stati candidati per la struggente bellezza completamente integrata nelle selvagge montagne della Maiella. Questi luoghi solitari e selvaggi ben rappresentano la natura schiva degli ultimi orsi marsicani
Gipeto (Gypaetus barbatus). Raro e meraviglioso avvoltoio, in Italia se ne contano appena una decina di coppie solo sulle Alpi, dove con l’aiuto del WWF la specie è stata reintrodotta dopo che era estinta a causa della caccia agli inizi del secolo.
Nona sinfonia di Beethoven. L’Inno alla Gioia, la più famosa e amata delle opere di Beethoven ben rappresenta il glorioso ritorno del grande avvoltoio sulle Alpi, strappato miracolosamente all’estinzione ma ancora troppo vicino al baratro dell’estinzione.
Lontra (Lutra lutra) Questo raro mammifero acquatico un tempo molto diffuso è stato sterminato in Italia con particolare accanimento. Non ne sopravvivono oggi più di 600 esemplari.
La Venere del Botticelli, rappresenta la nascita di una meravigliosa donna dalle acque. E le acque di tutta Italia un tempo ospitavano le leggiadre e giocose lontre, vere e proprie regine dei fiumi.
Mediterraneo:
Foca Monaca (Monachus monachus): è stato solo un miracolo se l’unica foca del Mediterraneo non sia stato radicalmente eliminata dal nostro mare. Perseguitato in tutti i modi possibili, oggi sta lentamente tornando a popolare il Mediterraneo, dove è presente in non più di 700 esemplari. Da sempre il WWF si batte per dare un futuro a questo meraviglioso mammifero marino.
La Gioconda di Leonardo da Vinci. Riconosciuta in tutto il mondo per il suo sguardo enigmatico, la Monnalisa ha qualcosa della pacifica e intelligente sirena del Mediterraneo che un tempo viveva e si riproduceva in molte delle nostre coste e spiagge.
Corallo bianco (Madrepora oculata) questo corallo che vive unicamente nel Mediterraneo ha avuto un drammatico declino negli ultimi 50 anni, soprattutto a causa della pesca a strascico. È anche minacciato dai cambiamenti climatici che stanno causando il riscaldamento e l’acidificazione dei mari.
Sculture del Canova. Nelle mani del Canova il marmo bianco di Carrara prende vita, trasformandosi in meravigliose fanciulle e fronde animate. Il corallo bianco del Mediterraneo che a sua volta costruisce la vita nei nostri fondali rischia di scomparire per sempre.
Squalo bianco (Carcharodon carcharias): oltre metà degli squali del Mediterraneo è a rischio estinzione. Tra questi lo squalo bianco. Tanto famoso quanto poco conosciuto lo squalo bianco è il più grande pesce predatore di tutti i mari. Si teme che la specie sia oggi in pericoloso declino a causa dell’impatto diretto e indiretto della pesca.
I Moai dell’Isola di Pasqua. Così come l’origine di queste enormi statue monolitiche è ancora circondata dal mistero, lo stato di conservazione e la biologia del grande squalo bianco sono ancora assai poco conosciuti. Sappiamo però che questo affascinante predatore svolge un ruolo cruciale negli equilibri degli oceani e la sua progressiva scomparsa rischia di lasciare un vuoto pericoloso.
Mondo:
Leopardo dell’Amur (Panthera pardus orientalis) . E’ il felino più raro del mondo. Ne sopravvivono nei territori più orientali della Russia non più di 60 esemplari.
Esercito di terracotta (Cina), questo straordinario esercito ben rappresenta la bellicosa Manciura, dove un tempo, a cavallo tra Russia e Cina, si estendevano i territori di caccia dello splendido Leopardo dell’Amur.
Vaquita (Phocoena sinus). Questa focena, piccolo mammifero marino, sopravvive nelle acque del Golfo di California con solo 30 esemplari.
Rovine Maya di Chichén Itzá (Messico). Le sacre rovine Maya - sito patrimonio UNESCO - si accostano allo spirito e al destino degli ultimi Vaquita in Messico. Tormentati dalla pesca illegale passeranno alla storia come un recente esempio del nostro miope accanimento verso animali di enorme valore e fascino.
Rinoceronte di Giava (Rhinoceros sondaicus). Sono tra i 40 e i 60 gli individui di questo stupendo rinoceronte che sopravvivono nell’isola di Giava.
Sito archeologico di Angkor (Birmania). Abbiamo accostato il magico e straordinario fascino di questa città di pietra per tanti anni nascosta dalla Jungla, al meraviglioso rinoceronte di Giava. Questo rinoceronte assai più antico degli incredibili templi induisti e buddisti di Angkor, rischia di scomparire per sempre dalla giungla dell’isola.
Gorilla di Cross river (Gorilla gorilla diehli). È il più raro tra tutti i gorilla. Molto poco studiato, si pensa che ne sopravvivano tra i 200 e i 300 esemplari, presente in alcune foreste tra Nigeria e Camerun.
“Cuore di tenebra” di Joseph Conrad. Un capolavoro della letteratura che racconta i drammi e i tormenti di un continente dove uomini e animali sono accumunati da uno stesso drammatico destino di persecuzioni e ferocia.
Tigre malese (Panthera tigris jacksoni). Della meravigliosa sottospecie di tigre ne sopravvivono circa 250 individui e in soli 7 anni la popolazione si è ridotta del 25%.
La Divina Commedia di Dante Alighieri. Perseguitata con ferocia e accanimento, come i dannati di questo capolavoro della letteratura, la tigre ha già perso tre delle meravigliose e importanti sottospecie. La prossima sul traguardo dell’estinzione è la tigre malese.
Balena Franca Nord Atlantica (Eubalaena glacialis). E’ la più rara balena degli oceani. Vicinissima all’estinzione, ne sopravvivono non più di 350 individui nell’Atlantico settentrionale.
Piramide di Cheope (Egitto) la dimensione e l’età delle piramidi ci ricordano le balene, vetusti giganti marini. La vastità degli oceani non è riuscita a proteggere la Balena franca Nord Atlantica dall’accanimento delle baleniere.
Ara gola blu (Ara glaucogularis) Bellissimo e colorato pappagallo, breitling replica watchesdei quali sopravvivono meno di 90 individui nelle foreste Boliviane.
Affreschi di Giotto. Stupiscono a distanza di secoli gli azzurri degli affreschi di Giotto. Un punto di blu di lapislazzulo tanto vicino alla meravigliosa gola di questo pappagallo.
