Lazio: approvata in regione la delibera per creare una filiera del compostaggio di qualità, sostenibile e a km zero
Con un investimento regionale di 200.000 euro verrà promossa la creazione di un sistema per la raccolta e il trattamento delle frazioni organiche
13 September, 2019
La
Giunta regionale ha approvato la delibera per avviare un progetto
sperimentale destinato allo sviluppo di una filiera del compostaggio
di qualità,
sostenibile e a km zero. In particolare, con un investimento
regionale di 200.000
euro
verrà
promossa la creazione di un sistema per la raccolta e il trattamento
delle frazioni organiche dei rifiuti raccolti dai Comuni, organizzata
secondo criteri di efficienza e di prossimità, con l’obiettivo di
favorire la produzione di compost di qualità certificata presso
impianti di compostaggio gestiti direttamente da imprese agricole,
che potranno poi utilizzarlo per fertilizzare i propri
terreni.
L’iniziativa
ha un duplice vantaggio:
da
una parte consente di aiutare
i Comuni nella gestione della frazione umida
attraverso la realizzazione di centri di compostaggio da parte delle
aziende agricole, mentre dall’altra parte assume una rilevanza
economica e ambientale, contribuendo alla conservazione
e al ripristino ecologico con la chiusura del ciclo del rifiuto
organico
e il miglioramento agroambientale del territorio.
“Con
questo provvedimento - dice
Massimiliano
Valeriani,
assessore al Ciclo dei Rifiuti - vogliamo sostenere le aziende
agricole per la realizzazione di compost certificato, che potrà
essere direttamente impiegato nei campi coltivati del Lazio senza
dover fare migliaia di chilometri in giro per l’Italia. Verrà così
promossa una concreta chiusura del ciclo dei rifiuti, per
trasformarli in una reale risorsa per l’ambiente e il sistema
agricolo regionale”.