'Operazione salva-banchi': Eco dalle Città per non mandare al macero i vecchi arredi scolastici
Un'impressionante immagine che arriva da Bologna ritrae “il cimitero dei banchi”. Affinché questo non accada a Torino, Eco dalle Città, in collaborazione con il Tavolo del Riuso, è pronta a lanciare “l'operazione salva-banchi”
13 September, 2020
I nuovi banchi monoposto sono una
delle novità dell'anno scolastico 2020/2021 iniziato lunedì 14
settembre 2020 in molte regioni. Una partenza, che dal punto di vista
della lotta allo spreco, non sembra essere avvenuta con il piede
giusto, stando a vedere quanto documentato da La Repubblica Bologna.
Una foto-notizia pubblicata sul sito del quotidiano mostra, come
recita il titolo, Il
cimitero dei banchi: lo spreco della scuola in era Covid.
Sotto lo scatto si legge: “Nella foto realizzata dal fotografo
Michele Lapini si vede il materiale scolastico accumulato nel
deposito del Comune di Bologna. Sedie, cattedre, armadi e banchi,
molti dei quali monoposto, sono stati portati via dalle scuole e
accatastati in attesa presumibilmente dello smaltimento”.
Sotto le
Due Torri lo svecchiamento degli arredi scolastici è già stato
partito. I 1.930 banchi monoposto acquistati direttamente dal Comune
di Bologna per le scuole primarie e secondarie della città sono in
consegna agli Istituti dall’inizio della scorsa settimana. Le
consegne sono state ultimate sabato 12 settembre.
Nei giorni scorsi Eco
dalle Città, in collaborazione con il
Tavolo del Riuso, ha avviato un'indagine per capire qual è lo stato
dell'arte a Torino, città dove l'associazione è attiva con progetti
anti-spreco su diversi fronti, dal cibo ai libri. La sostituzione dei
banchi, come già richiamato nell'appello
delle settimane scorse, mette la scuola alla prova sotto il
profilo della riduzione degli sprechi. Al momento, sotto la Mole, non
risultano arredi scolastici avviati a smaltimento (stando a quanto ci
è stato comunicato da Amiat). Abbiamo anche contattato l'Ufficio
Scolastico Regionale che ci ha spiegato che non esiste una procedura standardizzata per il fine vita: il destino dei banchi rimane quindi nelle mani delle singole scuole. Il nostro auspicio è che lo smaltimento sia l'extrema
ratio e siamo pronti a lanciare un'operazione salva-banchi.