Roma, bocciata la delibera popolare per una gestione rifiuti decentrata e partecipata
Lunedì 19 ottobre l'Assemblea Capitolina ha bocciato la proposta di delibera popolare, sostenuta da migliaia di cittadini, che proponeva di modificare l’assetto attuale decentrando i “poteri accentrati nella Giunta e gestiti tra l’Assessorato e il management dell’AMA”
20 October, 2020
La prima, respinta venerdì, recante ‘Atti di indirizzo per la chiusura del ciclo dei rifiuti a Roma attraverso l’aumento della capacità industriale di Ama Spa’ (la 100/2019, a prima firma di Massimiliano Iervolino) e la seconda, bocciata lunedì con 18 astenuti e 12 favorevoli, concernente ‘Norme per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani di Roma Capitale, il conferimento di funzioni di controllo ai Municipi, il decentramento di Ama Spa su base municipale, linee guida del piano industriale e attuazione del percorso di partecipazione popolare’ (la 104/2019, depositata da Marco Conte - deliberiamoroma.it/delibera-popolare-per-roma/).
Montella chiedeva:
Tutti punti presenti nelle Linee programmatiche 2016-2021 di Virginia Raggi al capitolo 4 sulla sostenibilità ambientale, che però sono stati ampiamente disattesi e definitivamente cassati. "Come era facile prevedere l'ordine del giorno è stato bocciato - ha scritto Montella su facebook - risultato direi scontato visto che con la votazione nella notte di capodanno del 2019 la giunta ha deliberato un'ennesima discarica 'di servizio' a Monte Carnevale. Il ciclo dei rifiuti è ritornato indietro a Roma di 10 anni".