QUATTRO capoluoghi su cinque nel Lazio si posizionano sotto la metà classifica
da Il Tempo del 22.11.2005
22 November, 2005
QUATTRO capoluoghi su cinque nel Lazio si posizionano sotto la metà classifica nella graduatoria della qualità ambientale elaborata da Legambiente e da Il Sole 24 Ore con «Ecosistema Urbano 2006», la dodicesima edizione del Rapporto che confronta le prestazioni ambientali dei 103 capoluoghi di provincia italiani. Ultima della regione è Frosinone (85° posto), preceduta da Latina (81°), Roma (68°) e Viterbo (57°). I dati più allarmanti riguardano il tasso di motorizzazione: su quattro città in Italia con oltre 70 auto ogni 100 abitanti, infatti, ben tre sono nel Lazio (Roma con 77 auto ogni 100 abitanti, Viterbo con 72 e Latina con 71). Ha commentato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio: «Sulle politiche ambientali il Lazio è in una situazione di stallo, con risultati generalmente piuttosto scadenti, qualche eccellenza e molti insuccessi. Quattro capoluoghi su cinque, secondo i dati, non raggiungono nemmeno la metà della classifica, evidenziando pochi miglioramenti e diversi peggioramenti su inquinamento, traffico e rifiuti. È pessima la qualità dell’aria a Roma e Frosinone, ma peggiora anche negli altri capoluoghi pur rimanendo nei limiti di legge, mentre di quattro città italiane con più di 70 auto ogni 100 abitanti ben tre sono nella nostra regione e anche il trasporto pubblico accusa qualche pericoloso segno di calo. Addirittura peggiora la depurazione a Roma, Rieti e Viterbo, dopo anni in cui si iniziavano a vedere i risultati degli investimenti effettuati». Per quanto riguarda la Capitale ci sono alti e bassi. Roma è tra «i migliori» quando si tratta di depurazione delle acque (popolazione allacciata al 92%) e raccolta differenziata. Bene sicuramente nel capitolo trasporto pubblico , raggiungendo il primo posto assoluto per quanto riguarda viaggi annui per abitante, il secondo nell’indice vetture per abitante e il 33° per il capitolo qualità ambientale del servizio. Primo posto - in parte inaspettato - anche per le politiche energetiche (solare, fotovoltaico e biomasse) con 930 installazioni. Roma è poi nelle prime 25 posizioni per quantità di aree verdi. Dove le cose vanno peggio che altrove nel Lazio è nel capitolo inquinanti: con il livello di ossidi di azoto ancora troppo alti. Troppo oltre la produzione di rifiuti solidi urbani e anche i consumi elettrici giornalieri. «Sulle politiche ambientali - ha dichiarato ancora Parlati - il Lazio è in una situazione di stallo. Per questo si evidenziano pochi miglioramenti e diversi peggioramenti su inquinamento traffico e rifiuti. A Roma il sindaco Veltroni dovrebbe estendere provvedimenti di limitazione delle auto private, visto l'ottimo risultato delle Ztl a Trastevere e a San Lorenzo, e rilanciare la protezione del trasporto pubblico con preferenziali e cordoli. In questo contesto è davvero fondamentale il ruolo della Regione Lazio che bene si è avviata in questi mesi». Altro fronte è quello dell’energia alternativa: «La Regione - ha aggiunto la direttrice di Legambiente Lazio, Cristiana Avenali - deve investire su questi settori come ha iniziato a fare e deve mettere in campo azioni come quella della leva fiscale che indirizzino contenimento dei consumi e spingano al risparmio, incentivando comportamenti positivi e colpendo quelli negativi perché i cittadini se informati e sensibilizzati rispondono».