Roma - Inquinamento in calo, ma non basta
da L'Unità del 22.11.2005
22 November, 2005
<b>Rapporto di Legambiente: Roma prima in energia pulita, ma perde 13 posizioni sulla qualità ambientale
di Alessandra Rubenni</b>
L'ARIA NON È CERTO PULITA come quella di una piccola cittadina del Nord, ma la Capitale si guadagna il suo record: primo posto in classifica sul fronte dell'utilizzo di energia pulita. Con i suoi 930 pannelli solari installati sugli edifici pubblici è la città d'Italia con i
numeri più ecologici, mentre più in generale, in tema di qualità ambientale, si piazza al 68° gradino, scendendo di 13 posizioni rispetto allo scorso anno. Ma anche in questa classifica complessiva resta pur sempre al primo posto tra le metropoli italiane. Grazie all'introduzione delle zone a traffico limitato, "abbiamo ridotto del 25 percento il traffico nel centro e abbiamo ridotto del 20 percento l'inquinamento", commenta il sindaco Walter Veltroni, di fronte al risultato in certo modo lusinghiero che esce dal rapporto annuale elaborato da Legambiente insieme al Sole 24 Ore. Come sempre l'indagine di "Ecosistema Urbano 2005", presentata ieri a Milano, ha stilato la pagella delle città incrociando parecchi dati: il numero di auto, lo smog, estensione delle isole pedonali, Ztl e piste ciclabili, e ancora la raccolta dei rifiuti, i sistemi di depurazione e l'abusivismo edilizio. Un esame che corona Mantova tra i 103 capoluoghi di Provincia e boccia Vibo Valentia con una maglia nera, mentre tra le grandi città dopo Roma è inseguita da Genova, ma distacca Milano (82° posto) e Palermo (86°). "Roma è la prima fra le grandi città ma il problema è di tutte le città, grandi e piccole: o si sceglie il trasporto privato oppure si cambia mentalità e ci si orienta verso il trasporto pubblico, altrimenti le città scoppieranno, andranno al collasso, schiacciate dai mezzi privati", è l'allarme lanciato dal sindaco Veltroni, che pure ricorda le misure antismog adottate dalla sua amministrazione. Dall'estensione delle zone pedonali alle piste ciclabili, fino all'acquisto cui si sta procedendo di 300 nuovi mezzi ecologici. Intanto Legambiente lancia la sua ricetta, che si rifà al modello londinese del "road pricing", il pedaggio da pagare per entrare in centro, in modo da limitare ulteriormente il traffico. Secondo il sondaggio degli ambientalisti, il 60 percento dei cittadini sarebbe favorevole a questa soluzione. "La ztl non è sufficiente. Certo il road pricing - sostiene Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente - è una misura che non può essere svincolata dal potenziamento del trasporto pubblico. Però serve una politica che disincentivi l'uso dell'auto privata attraverso la tariffazione". "Roma - ribatte Veltroni - ha adottato un sistema di limitazione del traffico privato in centro, ma c'è una differenza rispetto a Londra, dove chi ha i soldi paga ed entra nel centro e chi non li ha sta fuori. A Roma ci sono dei diritti dei residenti che hanno tutti la stessa opportunità senza distinzione di censo". Per il sindaco la chiave resta una: riuscire a fare una politica a favore del trasporto pubblico su ferro o su gomma e incentivare propellenti che non siano inquinanti. adesso la sintonia con l'amministrazione Marrazzo dovrebbe produrre i suoi risultati. Su questo fronte, proprio quest'oggi arriverà all'approvazione della giunta regionale il documento per ripartire i fondi destinati ai trasporti. In tutto, si tratta di 170 milioni di euro (contando anche i 37 milioni che nei giorni scorsi sono stati assegnati all'Atac per l'acquisto di bus a metano). Di questi, circa 100 andranno a Roma. Al Cotral saranno destinati 42,6 milioni; all'Atac 33, mentre circa 10 milioni di euro finanzieranno la ricerca di nuove soluzioni per un servizio di trasporto sempre più ecocompatibile