"Basta con interventi spot. Serve una vera politica"
«Il governatore dovrebbe dare l' esempio: invece costruisce un grattacielo con 3.000 posti auto sottoterra» - da Corriere della Sera del 06.01.2006
09 January, 2006
<b>Giannattasio Maurizio</B>
Milly Moratti: «Sono arrabbiata, sono infuriata, sto male. Oggi per andare in giro mi sono dovuta mettere la mascherina». Chiamamilano, la fondazione di Milly e Massimo Moratti boccia la politica anti-smog di Regione e Comune. E rilancia la scommessa di una città sostenibile ambientalmente. Signora Moratti perché è così arrabbiata? «Perché non si può star male per avere un blocco del traffico. E poi serve a poco...». Insomma serve o non serve? «È evidente che non serve se non per ricordarci che dovremmo farlo più spesso e in modo più intelligente». Come? «Abbinando i dati dell' inquinamento con le previsioni del meteo per arrivare a dei blocchi mirati. Lo prevedi 48 ore prima e lo metti in pratica». Non è il metodo della Regione. «Formigoni ha altro per la testa. Accentrare altre funzioni in città con il grattacielo della Regione. Lui dovrebbe dare l' esempio ed essere il primo a decentrare. Invece costruisce un grattacielo con 3000 posti auto sottoterra. Ed è contento». Cosa fa il Comune? «Ha paura dei commercianti. Ma i commercianti sono molto più intelligenti di quanto pensi il Comune e non si opporrebbero a soluzioni diverse sul traffico perché anche loro sono delle persone e anche loro stanno male». Che propone Chiamamilano? «La vera scommessa è quella di trasformare Milano in una città dove il massimo dello sviluppo si coniughi con la possibilità di vivere bene: una città sostenibile dal punto di vista ambientale». Come? «In una parola: risparmio energetico, uso coerente dell' energia. Che vuol dire tante cose: chiusura del centro, spostare le funzioni, car pooling. E potrei andare avanti mezzora». M.Gian. LA MASCHERINA «Sono arrabbiatissima. Oggi per andare in giro mi sono dovuta mettere la mascherina: non si può star male per avere un blocco del traffico» LA SCOMMESSA «La scommessa è quella di trasformare Milano in una città dove il massimo dello sviluppo si coniughi con la possibilità di vivere bene»
Giannattasio Maurizio