«Pronti a raddoppiare i blocchi antismog»
Formigoni: domani tutti fermi. E se le polveri non calano due stop anche a febbraio e marzo. Corteo dei Verdi - da Corriere della Sera del 06.01.2006
09 January, 2006
<b>Simona Ravizza</B>
I contrari al blocco del traffico devono rassegnarsi perché lo stop alle auto di domani è solo l' inizio: «Di fronte a condizioni meteorologiche sfavorevoli, che non permettono agli inquinanti di disperdersi nell' atmosfera, sono pronto a raddoppiare anche i giorni di fermo della circolazione annunciati per febbraio e marzo». Dopo avere fissato un sabato ecologico alla fine delle vacanze di Natale e una domenica ambientale il 29 gennaio, Roberto Formigoni, presidente della Regione, rilancia sui provvedimenti antismog. Lo fa davanti a concentrazioni di Pm10 da record: ieri le centraline Arpa in via Juvara hanno registrato valori di 119 microgrammi al metro cubo. Dopo i 151 giorni fuorilegge dell' anno scorso, anche il 2006 è cominciato oltre i limiti: dall' inizio di gennaio l' inquinamento è sopra la soglia di 50 microgrammi al metro cubo. Così domani a Milano (e nelle zone critiche di Como-Sempione, Brescia e Bergamo) scattano dodici ore di blocco. I motori devono essere tenuti spenti dalle 8 alle 20. Sono escluse dalla limitazione le auto a benzina e i diesel Euro4 con dispositivo antiparticolato, i veicoli elettrici, a metano e Gpl catalizzati, quelli con motore ibrido, elettrico e termico: «Le deroghe hanno lo scopo di premiare chi si muove con mezzi poco inquinanti - osserva Formigoni -. Per favorirne la diffusione abbiamo stanziato incentivi ad hoc». In occasione del sabato a piedi sono stati potenziati i mezzi pubblici: le corse di metrò, tram e autobus saranno incrementate del 35%, le Ferrovie Nord faranno circolare 106 treni in più. Nonostante l' anticipo dei saldi e malgrado le dichiarazioni degli esperti Arpa (per i quali è importante eliminare dall' atmosfera in un momento di emergenza 2,5 tonnellate d' inquinanti), infuriano ancora le polemiche sulla data scelta dal Pirellone. Al Corriere piovono email di cittadini arrabbiati: «Chi vuole tornare domani per poter rientrare nella routine con calma, andare a fare la spesa o preparare i figli per la scuola - scrive Enzo Lorenzini - si trova complicata la vita». Il Codacons accusa: «È sbagliato fare un blocco nel giorno del mega-rientro. La targhe alterne dal 9 al 13 gennaio sarebbero più efficaci», dice il presidente Marco Donzelli, che chiede anche un intervento del nuovo prefetto, Gian Valerio Lombardi. Per Confartigianato è necessaria «la rottamazione dei vecchi mezzi e delle caldaie obsolete». Assoedilizia rincara la dose: «Programmare il blocco del traffico mesi prima è inutile - spiega il presidente, Achille Colombo Clerici -. Meglio sarebbe introdurre una tariffa per la circolazione delle auto e con il ricavato potenziare i mezzi pubblici». Alle critiche Formigoni risponde con un doppio invito: «È necessario un cambiamento di mentalità - sottolinea -. Bisogna accettare i piccoli sacrifici richiesti dalle misure antiveleni senza farli diventare un dramma. Ognuno poi potrebbe contribuire a migliorare l' aria utilizzando di più, per esempio, i mezzi pubblici». Domani i Verdi fanno una manifestazione con partenza alle 15 da Porta Vittoria e arrivo al Bosco in Gioia: tra i motivi della protesta anche i fondi destinati dal Pirellone alla lotta allo smog: «I cento milioni dichiarati non sono stati stanziati», dice Marcello Saponaro. È un' accusa che Formigoni respinge. E la proposta di dare il via alla targhe alterne? «È una misura in cui io avevo creduto - osserva il governatore -. Ma è stata bocciata da cittadini e istituzioni».