Una politica energetica comune a tutta l’Unione Europea per rispettare il Protocollo di Kyoto
Comunicato stampa di Bica
22 February, 2006
Il convegno sul Protocollo di Kyoto in apertura della Biennale Internazionale di Comunicazione Ambientale a Venezia, ha fotografo lo “stato dell’arte” in Europa e in Italia sul cosa fare per ridurre le emissioni di gas serra.
Aumento dell’efficienza energetica attraverso maggiori investimenti nelle tecnologie e utilizzo di fonti rinnovabili. E’ questa la ricetta per ridurre le emissioni di gas serra emersa dal convegno “16 FEBBRAIO 2005-16 FEBBRAIO 2006. Un anno dl Protocollo di Kyoto”, che ha aperto la IV edizione di BICA, Biennale Internazionale dl Comunicazione Ambientale in programma fino a domani sera al TerminaI Passeggeri di Venezia.
L’evento è stato aperto dal Presidente di Federambiente Daniele Fortini ed ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti del mondo istituzionale e scientifico, opinion maker e manager d’azienda.
L’applicazione del Protocollo passa anche attraverso la sensibilità dei cittadini ai problemi dell’ambiente. Di questo aspetto ha parlato Paolo Bruschi, amministratore delegato di Segest, azienda che ha organizzato la Biennale e che ha commissionato lo scorso gennaio a SWG un sondaggio Kyoto e comportamenti “ecologici” degli italiani. Da questo sondaggio è emerso che 7 italiani su 10 siano disposti a pagare di più un bene o un servizio “rispettoso” dell’ambiente ma quasi il 50% di loro non sa cosa sia il Protocollo di Kyoto.
Nel suo intervento, Corrado Clini, direttore generale del Ministero dell’Ambiente ha tracciato un quadro dell’applicazione del Protocollo nei paesi dell’Unione Europea. Secondo il direttore del Ministero dell’Ambiente, in un contesto in cui il consumo energetico a livello globale cresce vertiginosamente, il “gap” potrà appunto essere ridotto con una politica comune sul fronte dell’energia, con un maggior investimento sulle tecnologie che aumentano l’efficienza energetIca e l’utilizzo di fonti rinnovablil.
Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, ha invece ribadito come il bilancio europeo sull’applicazione del Protocollo di Kyoto non sia del tutto soddisfacente, tanto che nell’ultimo anno, l’aumento delle emissioni, a livello globale, è aumentato di quasi il 50%. Per il presidente di Legambiente, il protocollo di Kyoto è una grande occasione dl miglioramento tecnologico, che può rilanciare la competitività delle aziende.
All’apertura del convegno ha partecipato anche Ruggero Borgia, responsabile delle politiche infrastrutturali e politiche dl Settore Autostrade per l’Italia, il quale ha illustrato le strategie del Gruppo in tema di ottimizzazione dei consumi energetici e ricorso alle fonti di energia rinnovabile in autostrada.
Ha concluso il convegno Ennio Fano, responsabile delle Politiche Ambientali di Enel che ha presentato i progetti dell’Azienda per dlfferenziare il mix energetico e contestualmente ridurre i costi dell’elettricità attraverso la riconversione delle proprie centrali In parte a ciclo combinato e in parte a carbone con impianti ad alta efficienza.