Solo energia rinnovabile nel quartiere del futuro
Avigliana in costruzione dopo la messa in sicurezza dell’area della Dora - da La Stampa del 01.03.2006
01 March, 2006
<b>Giuseppe Maritano </B>
Ad Avigliana nasce il primo villaggio ad energia rinnovabile. La nuova area destinata prima a zona industriale, servirà ora a creare abitazioni di un certo livello. Il quartiere sorgerà nei terreni che costeggiano corso Europa, nei pressi della nuova rotonda e ospiterà trecento abitanti.
Il progetto è stato realizzato dagli architetti Flavia Bianchi e Claudio Malacrino, prevede la realizzazione di circa ventottomila metri cubi di fabbricati e quattordicimila metri cubi riservati all'area commerciale. Gli edifici residenziali saranno realizzati su colonne in cemento armato e sarà vietato utilizzare il piano terreno ad uso abitativo. Dovranno essere dotati di ascensori e utilizzare obbligatoriamente energia alternativa con l'impiego di pannelli fotovoltaici. Ci saranno ampi spazi per il verde pubblico e una passerella ciclopedonale passerà su corso Europa per raggiungere le scuole, la stazione ferroviaria e i vari servizi della zona. «Questa è la prima variante che prevede ampliamenti residenziali - spiega l'architetto Flavia Bianchi - le altre erano esclusivamente orientate a facilitare il recupero degli edifici esistenti». Le nuove costruzioni dovranno impiegare materiali di qualità e tutti gli edifici dovranno ottenere la certificazione energetica. L'assessore all'urbanistica, Rino Marceca è convinto che «l'utilizzo dell'energia alternativa deve estendersi a tutto il territorio e presto questa norma potrebbe essere inserita nel piano regolatore».
La minoranza consiliare di Avigliana Cambia ha espresso dei dubbi sulla passerella di collegamento e chiede di realizzare un sottopasso per evitare il forte impatto ambientale. Per attivare questo nuovo progetto occorrerà però mettere in sicurezza l'area da eventuali esondazioni della Dora. Il sindaco Carla Mattioli ha puntualizzato che «è prioritario l'impegno dell'amministrazione di risolvere i problemi idrogeologici prolungando il canale Naviglia. Per questo è stato stanziato nel nuovo bilancio oltre un milione di euro». Altri provvedimenti per evitare straripamenti sono stati inseriti in un progetto più ampio realizzato dalla Comunità Montana bassa valle Susa.