LETTI PER VOI - Torino, polemica pre-elettorale: Tawfik, attacco al sindaco sullo smog
Lo scrittore iracheno tra i firmatari dell’appello ecologista: i divieti? Servono - da La Stampa del 10.04.2006
10 April, 2006
<b>Alessandro Mondo</B>
«Caro centrosinistra, se ci sei batti un colpo». In sintesi, è questo il senso dell’appello lanciato dal Comitato Largo Respiro in vista dell’incontro fissato martedì sera presso il Centro Sereno Regis di via Garibaldi. Il centrosinistra è quello che governa Regione, Provincia e Comune. Il «colpo» è quello atteso sul fronte della mobilità sostenibile e più in generale delle politiche ambientali, «anche in vista delle elezioni comunali». Sorpresa: fra gli aderenti all’iniziativa compare anche il nome di Younis Tawfik, lo scrittore iracheno che Chiamparino, proiettato verso il secondo mandato, si prepara ad accogliere nella lista civica.
La parola chiave è «smog», croce di sindaci e assessori spesso chiamati ad adottare provvedimenti impopolari sotto la pressione di un’emergenza che ha monopolizzato l’inverno: prima, durante e dopo le Olimpiadi. La classifica di Euromobility, estesa a 13 grandi città italiane e aggiornata al 28 marzo, vede Torino guidare gli sforamenti delle polveri sottili: 74, un record rispetto al limite di 35 giorni fissato dalla direttiva comunitaria. L’area metropolitana non sta messa meglio. Ma ad innescare la reazione degli ambientalisti è stata la dichiarazione di intenti di Chiamparino: «Mai più targhe alterne», ha scandito qualche giorno fa davanti ai rappresentanti dell’Unione al gran completo, auspicando il passaggio ad una nuova politica ambientale.
Il punto è: quale? Se lo domanda Alba Di Carlo, Largo Respiro. E con lei, i primi aderenti all’appello: da Dorino Piras a Giorgio Airaudo, da Monica Cerutti a Gianna De Masi, da Mariano Turigliatto a Marco Revelli, passando per Younis Tawfik e Benedetto Terracini. Ci sono pure Mauro Salizzoni, Giampaolo Zancan e Diego Novelli. Nomi di tutto rispetto. «Ci siamo persino aggiudicati uno dei papabili nella prossima lista civica del sindaco!», scherzano dal Comitato con riferimento a Tawfik. Che però mette le mani avanti: «Non voglio contrappormi al sindaco, ma non posso nemmeno rinnegare le mie idee. Sono favorevole alle misure strutturali di medio e lungo periodo, il che non esclude le limitazioni alla circolazione quando lo smog supera i limiti consentiti. Fra l’altro, è dimostrato che ad ogni riduzione del traffico corrisponde un calo più o meno sensibile dell’inquinamento. Chiamparino la pensa diversamente? Quando saremo in squadra ci confronteremo tutti insieme, è la regola della democrazia».
Toni più diretti da parte di Dorino Piras, in lista per Rifondazione e da martedì reinvestito delle deleghe di assessore provinciale alla Qualità dell’Aria: «Rispetto alle linee sulle quali ci siamo mossi in Provincia finora abbiamo visto poco o nulla». Quel che è peggio, taglia corto, nel nuovo Piano strategico dell’area metropolitana le politiche ambientali scompaiono come obiettivo da perseguire».
Posizioni variamente ribadite nel testo dell’appello: «Riportare lo smog entro i limiti significa cambiare l’industria dell’auto per renderla compatibile, impostare coerentemente l’urbanistica, promuovere la bici, i mezzi pubblici e l’uso condiviso dell’auto». «Rimuovere il problema è un accomodamento con interessi vecchi e costituiti, affrontarlo seriamente dovrebbe essere il minimo per i governi locali di centro-sinistra», ribadisce in chiusura la Di Carlo. Vale per il Comune, ma anche per la Regione e per la Provincia. La proposta? «Ora che le Olimpiadi sono un ricordo mettiamo le carte in tavola, anche in vista delle prossime elezioni comunali».
E Chiamparino? Il sindaco non fa una piega: «Gli appelli lasciano il tempo che trovano. Sono favorevole alle domeniche a piedi, almeno per il loro valore educativo». Sulle targhe alterne, invece, non c’è verso: «Lo ripeto: no ad un divieto che presuppone più disagi che benefici. Quando penso alle politiche ambientali mi riferisco alla linea due del metrò, all’estensione del teleriscaldamento a Torino Centro e a Torino Nord, ad un sistema che diversifichi l’accesso al centro in base alla compatibilità dei motori ... Anche all’ammodernamento dei mezzi pubblici, sempre che arrivino i soldi dalla Regione».