Letizia Moratti
23 May, 2006
MOBILITÀ, TRASPORTI E AMBIENTE
LA VISIONE
Perché ci occupiamo di questi problemi nello stesso spazio? Perché pensiamo ai diritti dei cittadini che vanno garantiti insieme. Sono il diritto a vivere in un ambiente pulito e meno rumoroso e il diritto alla mobilità delle persone.
La visione sulla quale si fonda questo programma è attenta sia alle ragioni dello sviluppo sociale ed economico sia alle ragioni dell’ambiente e quindi, qualsiasi progetto sarà studiato, qualsiasi provvedimento sarà adottato, vedrà sempre legate le esigenze e i bisogni di tutti e due i versanti, quello economico e quello ambientale.
Se sarà chiesto a chi entra ogni giorno in città di pagare un pedaggio in relazione alle emissioni inquinanti delle vetture non in linea con gli standard stabiliti dall’Unione Europea e dalla Regione oppure se chiederemo ai Milanesi di utilizzare di più i mezzi pubblici, ciò verrà fatto realizzando soluzioni alternative: parcheggi esterni, tariffe urbane ed extraurbane più convenienti, tariffe dei mezzi pubblici in città bloccate per 5 anni, sconti per le famiglie e gratuità dei mezzi per le persone con più di 65 anni al minimo di pensione e particolarmente bisognose. Verranno previste vie di scorrimento veloci, corsie preferenziali per i taxi, linee di trasporto pubblico potenziate nelle zone critiche e nelle ore di punta, nuove infrastrutture di trasporto e di fluidificazione, regolazione del traffico con le tecnologie più avanzate, controlli più severi sulla sosta “selvaggia” lungo le carreggiate e sui marciapiedi, obbligo di spegnere i motori per i veicoli momentaneamente fermi.
Con queste misure ci poniamo nei prossimi 5 anni obiettivi chiari e concreti. Una riduzione del 30% dei veicoli in entrata a Milano, che oggi sono più di 600 mila in media ogni giorno.
Un aumento del numero di Milanesi che usa i mezzi pubblici riducendo così di altre 50-60 mila le vetture in circolazione. In tutto, 230-240 mila veicoli in meno per la città ogni giorno. La politica ambientale, tutto ciò che intendiamo fare per difendere la salute dei cittadini, non sarà limitata agli interventi sul traffico. Riguarderà le incentivazioni per sostituire le vecchie
caldaie per il riscaldamento, una maggiore integrazione tra i mezzi pubblici di superficie e la metropolitana, l’utilizzo di apparati per il risparmio energetico nelle case e negli uffici, il potenziamento del riciclaggio dei rifiuti urbani, l’innovazione tecnologica per favorire l’uso di fonti energetiche pulite.
Anche su questo fronte ci diamo obiettivi precisi: la diminuzione del 20% dell’inquinamento atmosferico e del 25% dell’inquinamento dovuto ai mezzi di trasporto pubblico e privato, la riduzione del 10% dei costi energetici delle famiglie e delle imprese, la riduzione delle tariffe sulla raccolta dei rifiuti.
Per quanto riguarda il verde, che a Milano è raddoppiato negli ultimi anni, ci impegniamo a realizzare un ulteriore incremento del 50% del verde pubblico in 10 anni, in particolare prevedendo nuovi viali alberati e piantando alberi ad alto fusto, un aumento del 50% delle aree ricreative protette, una migliore gestione e manutenzione dei parchi.
Siamo anche consapevoli che i problemi del traffico e dell’inquinamento della nostra città non si risolvono solo con l’impegno di Milano. La mobilità delle persone come delle merci e la qualità dell’aria che respiriamo sono problemi che attraversano Milano, che superano i nostri confini metropolitani e che spesso hanno origine altrove. Per essere risolti richiedono la collaborazione dei Comuni dell’intorno di Milano e in certi casi anche delle grandi città della Lombardia. Cercheremo questi accordi con la Provincia e con la Regione nello spirito di una piena condivisione delle politiche ambientali e di trasporto.
<b>MOBILITÀ E TRASPORTI - LE PROPOSTE</b>
Istituire un pedaggio (“pollution charge”) per tutti i veicoli dei non residenti che entrano nella città e che non sono in linea con gli standard ambientali stabiliti dall’Unione Europa e dalla Regione Lombardia, proporzionale alle emissioni inquinanti, secondo un modello di tariffazione che verrà applicato gradualmente e dopo una sperimentazione di due anni;
Bloccare le tariffe dei mezzi pubblici per i prossimi 5 anni, introdurre sconti sugli abbonamenti famigliari, offrire la completa gratuità dei mezzi pubblici per i cittadini sopra i 65 anni al minimo della pensione e particolarmente bisognosi;
Riesaminare il piano di realizzazione dei parcheggi, alla cui definizione parteciperanno i Consigli di Zona e le rappresentanze dei cittadini, tenendo conto dei vincoli ambientali, del rispetto dell’arredo urbano, delle particolari esigenze dei cittadini che abitano nei quartieri interessati, delle funzioni specifiche della città (asili nido, scuole, università, centri commerciali), della qualità progettuale e della sicurezza;
Nel nuovo piano per i parcheggi, che verranno dislocati in rapporto alla possibilità di un reale e rapido utilizzo da parte dei cittadini, saranno escluse le localizzazioni sotto giardini e parchi pubblici, quelle che possano ridurre o disturbare spazi e infrastrutture per il tempo libero, quelle in zone con reperti archeologici; saranno limitate o escluse quelle più grandi nel
centro storico; saranno invece privilegiati parcheggi in elevazione e, ove sia possibile, sotto sedi stradali o aree già pavimentate; nelle periferie saranno preferiti posti auto anziché box; sarà impedita la sosta nelle aree di influenza dei nuovi parcheggi;
Privilegiare la realizzazione di parcheggi di “scambio”, cioè quei parcheggi che in alcune zone della città permettano di lasciare la propria auto e prendere un mezzo pubblico per muoversi in città. Essi saranno generalmente collocati nei pressi degli accessi alla città e vicino a stazioni ferroviarie e metropolitane;
Rafforzare il trasporto pubblico per collegare i parcheggi di “scambio” e la città, a partire dalle ore di “punta” (che vedono i mezzi troppo affollati) e dalle ore di “morbida” (che vedono basso il numero dei mezzi e costringono a lunghe attese), e ridistribuire i mezzi pubblici che collegano le periferie;
Aumentare le corsie specificamente dedicate ai mezzi pubblici;
Facilitare la sosta temporanea per le donne che accompagnano i bambini o che sono in stato interessante, per gli artigiani che svolgono attività di manutenzione, per i medici in servizio, per i veicoli destinati alla consegna di merci a domicilio, per particolari categorie di agenti di commercio, per i disabili e confermare la gratuità della sosta sotto casa per i residenti;
Prolungare gli orari della Metropolitana a cominciare dalle occasioni di eventi importanti che attraggono persone;
Garantire la pulizia e la sicurezza dei mezzi e dei luoghi di attesa in ogni parte della città e, soprattutto, a ogni ora;
Contrastare con fermezza l’evasione sui mezzi pubblici;
I tassisti, parte integrante del sistema di trasporto pubblico, potranno rendere più flessibili turni e condizioni di lavoro per fronteggiare i picchi di domanda in particolari giorni e orari della settimana e con loro si concorderanno eventuali ulteriori misure per migliorare il servizio;
In accordo con la Regione e la Provincia, realizzare l’integrazione urbana ed extra urbana del trasporto pubblico da perseguirsi sia sul piano dei collegamenti sia su quello tariffario;
Predisporre un piano di attuazione di piste ciclabili che estenda la rete, la integri, individui piste riservate, protette e sicure, favorisca il loro parcheggio, il loro trasporto sui mezzi pubblici e il nascere di punti di manutenzione per le biciclette
Incrementare la tecnologia esistente sia per la fluidificazione della circolazione (monitoraggio delle velocità medie nelle diverse aree della città, semaforizzazione intelligente), sia per le politiche di controllo (telecamere per le corsie riservate, attrezzature elettroniche contro l’evasione tariffaria), sia per le politiche di info-mobilità, cioè di informazione elettronica in tempo reale per l’orientamento degli utenti;
Avviare un piano logistico, di intesa con le imprese di distribuzione e di trasporto, per impedire il transito in città delle merci che non sono destinate a Milano e per modificare i tempi di presa e di consegna fuori dalle ore di punta;
Estendere le sperimentazioni di car–sharing e di car-pooling per quanto riguarda il trasporto pubblico dei servizi su chiamata;
Verificare la fattibilità di un progetto di flessibilizzazione e modifica degli “orari della città”, al fine di incidere sugli orari di entrata e di uscita dal lavoro per alleggerire la congestione del traffico cittadino;
Portare a realizzazione i progetti del secondo Passante Ferroviario (che chiude l’anello di collegamento tra Ferrovie Nord e Ferrovie dello Stato tra la zona di Largo Domodossola e Porta Genova), realizzare le linee 4 e 5 della metropolitana, costruire un anello sotterraneo sotto i Bastioni con tecnologie non invasive del territorio urbano;
In accordo con la Regione e la Provincia, operare per accelerare i tempi di realizzazione della Tangenziale Est Esterna, della Bre.Be.Mi, della Pedemontana, dei nuovi collegamenti con la Fiera Rho-Pero e proporre la realizzazione di parcheggi di corrispondenza con queste arterie;
Prevedere possibilità di ricollocazione di attività di commercio all’ingrosso fuori dalle città;
Consentire l’utilizzo delle corsie preferenziali per le navette da Milano verso la Fiera Rho-Pero;
<b>AMBIENTE - LE PROPOSTE</b>
Incentivare la sostituzione delle vecchie caldaie di riscaldamento;
Introdurre misure per il risparmio energetico in ambito domestico, commerciale e industriale attraverso diagnosi e certificazioni periodiche delle caldaie e degli interi edifici;
Sviluppare con AEM progetti per l’utilizzo delle acque di falda, mediante la tecnologie delle pompe di calore per il riscaldamento e il funzionamento di interi quartieri;
Introdurre un sistema di imposizione fiscale agli scarichi di tipo industriale proporzionalmente al grado e al tipo di inquinamento che essi generano;
Rafforzare e incrementare le modalità di raccolta differenziata nonché la produzione di energia ottenuta bruciando i rifiuti non recuperabili e la tariffazione dei rifiuti sulla base della quantità di essi prodotta e non differenziabile;
Potenziare il servizio di spazzamento manuale e meccanico della città;
Incentivare progressivamente, mediante un accordo con la Regione, la sostituzione dei mezzi più inquinanti non solo privati ma anche di quelli commerciali, degli autobus, dei taxi, dei mezzi AMSA;
Intervenire per limitare il rumore definendo zone particolarmente critiche e categorie di attività ammissibili nelle diverse zone della città e nelle diverse ore del giorno e della notte promuovendo un’opera di sensibilizzazione nei confronti di proprietari e avventori dei locali notturni. Incentivare la sostituzione dei mezzi AMSA più rumorosi;
Introdurre, quantomeno in modo sperimentale, alcune applicazioni per sviluppare a Milano una innovazione ambientale ed energetica mediante la realizzazione di centrali di teleriscaldamento alimentate da combustibili meno inquinanti; l’utilizzo dell’acqua di falda per grandi stazioni frigorifere quali centri di interscambio per le merci deperibili; lo sviluppo di antennine con microcelle per telefonia mobile, sostitutive delle grandi antenne esistenti; la telelettura dei contatori dei servizi di pubblica utilità (acqua, gas, energia elettrica); le reti di collegamento con fibre ottiche tra sistemi scolastici e universitari nonché tra settori dell’Amministrazione Pubblica; lo sviluppo di un piano regolatore del sottosuolo; l’impiego dell’energia solare per la segnaletica stradale e per piccoli usi di energia diffusi;
Lanciare una campagna informativa ed educativa sull’ambiente.
<b>VERDE E ARREDO URBANO - LE PROPOSTE</b>
Ampliare e riqualificare le zone a verde per renderle più fruibili alle famiglie;
Prevedere obbligatoriamente nei nuovi progetti di riqualificazione urbana aree verdi, in particolare realizzando viali alberati e piantando alberi ad alto fusto, e prevedere l’obbligo di alberature per parcheggi di superficie, distributori di benzina e nuove strade.
Prevedere criteri generali di buon arredo urbano in modo da sviluppare una crescita armoniosa della città, introdurre l’obbligo per chi costruisce di eseguire l’arredo delle aree circostante i nuovi edifici, prevedere la sistemazione di alcune strade con parcheggi e alberature (come via Mameli, Piazza Aretusa, Viale Affori e altre) e di aree abbandonate (area
Feltrinelli - Via Pasubio, Lamarmora - Via Sassetti, Gioia - Via Torino, Unione e altre);
Realizzare in breve tempo un piano per l’eliminazione dei graffiti sui muri e introdurre sanzioni più severe per chi imbratta la città;
Identificare, nel quadro della riforma dei mercati, soluzioni adeguate coerentemente con la riqualificazione dei quartieri e il rispetto dei vincoli ambientali esistenti;
Sviluppare, d’intesa con i Comuni limitrofi, una completa “cintura verde” attorno a Milano collegando parchi attualmente esistenti e zone campestri non utilizzate, con particolare attenzione alla protezione della flora e della fauna, potenziando il verde fruibile dai cittadini;
Istituire un collegamento pubblico tra il centro della città e i principali parchi circostanti la città, in particolare il parco di Monza, il Parco di Trenno, il Parco delle Cave e il Bosco in Città;
Lanciare un piano per la valorizzazione e la riqualificazione dei Navigli milanesi;
Proseguire i progetti di miglioramento e abbellimento dei parchi e dei giardini con la creazione di aree riservate e protette per i bambini e gli anziani, di aree per gli animali domestici e zone floreali;
Lanciare, con la partecipazione dei cittadini, iniziative educative, culturali e ricreative nei parchi della città;
Aumentare la sicurezza nei parchi mediante l’intensificazione della presenza della Polizia Locale e delle guardie ecologiche volontarie;
Collegare le aree verdi urbane per creare dei “corridoi” da affiancare alle piste ciclabili;
Realizzare, quando possibile, la copertura a verde delle aree dimesse;
Valorizzare le aree agricole all’interno della città allo scopo di ricucire il tessuto urbano, rendere utilizzabili le aree verdi, ridisegnare le fasce di collegamento tra città e campagna;