Inceneritore della Piana
da il Manifesto del 31.05.2006
01 June, 2006
Il consiglio comunale di Campi Bisenzio ha approvato la proposta dell’amministrazione di riaprire il dialogo con i Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino e con la Provincia di Firenze, naturalmente sul tema del contestatissimo impianto di incenerimento dei rifiuti che nei progetti degli enti locali interessati dovrebbe sorgere a Case Passerini. Centinaia e centinaia di cittadini - non soltanto i Comitati della Piana - hanno affollato fino a tarda notte l’aula consiliare di Campi, per segnalare con puntuali motivazioni il loro dissenso verso la retromarcia dell'amministrazione campigiana. Intervistata da Novaradio, la sindaco Fiorella Alunni ha stigmatizzato alcuni comportamenti «molto duri» e non ortodossi di chi dissentiva. Al tempo stesso ha ricordato la solitudine in cui è stata lasciata la sua amministrazione: «Quando nel settembre scorso avevamo segnalato le problematiche che comportava la scelta di Case Passerini, sarebbe stata necessaria una riflessione da parte degli altri enti locali interessati dal progetto. Invece si è scelto di andare avanti, di firmare subito l’addendum con la scelta definitiva di Case Passerini. Così ora abbiamo deciso di riaprire il dialogo, per portare al tavolo della trattativa anche le nostre posizioni». Va da sé che la retromarcia di Campi Bisenzio non convince affatto i Comitati della Piana. «E' stata una scelta vergognosa - commenta Valeria Nardi - una presa di giro nei confronti dei cittadini. Qui si sta parlando di impianti pericolosissimi per la salute e per l’ambiente, che non dovrebbero essere più realizzati. A maggior ragione in zone già gravate da un massiccio inquinamento ambientale, dove per giunta vivono e lavorano migliaia di persone. Quando ci sono alternative come la riduzione, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti, e la possibilità del trattamento a freddo per i residui, perseguire con la politica dell'incenerimento è una follia. Non a caso ieri sera a Campi c'è stata una protesta molto sentita, con tanti cittadini che si sono mostrati assai documentati sui pericoli degli impianti di incenerimento e sulle alternative possibili. Per questo noi andremo avanti sulla strada dell'informazione e della sensibilizzazione, che si è dimostrata giusta ed anche efficace».