LEGAMBIENTE: “ NON SI DEVE DISTRUGGERE IL PORTA A PORTA”
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E’ UN SEGNO DI CIVILTA’, RISULTATI BUONI E SEMPRE IN CRESCITA: NON BISOGNA STOPPARE QUESTO TREND POSITIVO! - Comunicato stampa Legambiente Piemonte
06 June, 2006
Torino, 6 giugno 2006
In riferimento alle polemiche sulla raccolta porta a porta dei rifiuti da parte del neonato coordinamento provinciale dei comitati spontanei (comuni di Moncalieri, Nichelino, Piossasco, Almese, Collegno, Grugliasco, Caselle, Condove e Alessandria) Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta esprime grande preoccupazione per le posizioni prese dal coordinamento dei comitati.
<b>“La raccolta differenziata è innanzitutto un segno di civiltà e il porta a porta è il metodo più efficace per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla Legge Ronchi” – afferma Vanda Bonardo, Presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – “E’ indubbio che esistono delle difficoltà che verranno però appianate col tempo: ne sono esempio alcuni comuni piemontesi che dopo diversi anni di raccolta differenziata hanno visto, a fianco di un miglioramento del servizio, anche una diminuzione dei costi della bolletta!”</b>
I buoni risultati ottenuti fino ad oggi dalla raccolta differenziata dovrebbero far riflettere: al posto di voler eliminare il porta a porta e retrocedere su un percorso ormai avviato che dà buoni frutti, bisognerebbe continuare a studiare per migliorare il servizio. Così si risolverebbero i problemi veri dei cittadini e si eviterebbero quelle pretestuosità utili solamente a far aumentare il numero degli inceneritori e delle discariche! Dal ’94 tutti gli anni Legambiente con il Concorso Comuni Ricicloni premia i migliori Comuni nella raccolta differenziata dei rifiuti e i risultati si vedono. “Pensare di cancellare il miglior strumento di raccolta differenziata ovvero il porta a porta perché qualcuno non riesce a farlo funzionare –prosegue Vanda Bonardo - è come cancellare la scuola pubblica semplicemente perché tra gli insegnanti ci sono degli incapaci!” I buoni esempi di alcune aree piemontesi come il Verbano, parti dell’Astigiano, lo stesso Canavese in provincia di Torino, ma soprattutto la buona volontà dei tanti amministratori impegnati seriamente e con coraggio su questo fronte deve essere valorizzata e sostenuta anziché mortificata così come sta accadendo.
<b>“Pensare che la soluzione al problema dei rifiuti sia un mega-inceneritore è sbagliato! Bisogna cercare di risolvere il problema a monte, non solo con la raccolta differenziata ma con politiche strutturali che mirino alla riduzione dei rifiuti, partendo dagli imballaggi" dichiara Carla Pairolero, responsabile settore rifiuti Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.</b>
In conclusione per Legambiente sarebbe più opportuno ridimensionare la discussione su come ottimizzare il porta a porta, piuttosto che cercare facili e dannose soluzioni.