Torino: "Una sindrome Nimby contro la Raccolta Differenziata cavalcata per gonfiare l'inceneritore?"
L'ex assessore provinciale Gamba replica alle accuse del Covar e contrattacca la campagna anti-porta a porta
06 June, 2006
"<i>Ci saranno evidentemente delle inadeguatezze e qualche errore nella applicazione del porta a porta perchè in effetti è un sistema che non va applicato in modo identico e meccanico ma che si deve adattare ai diversi quartieri</i>" dice l'ex Assessore Giuseppe Gamba "<i>ma quella che vedo è una campagna contro la Raccolta Differenziata. La sindrome Nimby, tanto evocata a proposito delle battaglie contro l'inceneritore, qui è esasperata nel suo senso letterale. Non si vuole il cassonetto nel cortile. Eppure il Porta a Porta è l'unico modo per raggiungere gli obiettivi della Raccolta differenziata, e questo è un principio generale. Non è corretto che il presidente del Covar - il consorzio che gestisce i rifiuti per molti comuni del Sud Torino - dica che la precedente amministrazione provinciale, la nostra, ha fatto forzature mettendoli in difficoltà. Erano già in difficoltà da anni. E non è un ricatto condizionare i finaziamenti al rispetto del piano, ma è appunto applicare il piano. Forse in tutta questa campagna alimentata da La Stampa sta venendo fuori un partito sotterraneo contrario alla raccolta differenziata per alimentare l'idea di bruciare gran parte dei rifiuti nell'inceneritore</i>".