Dalla navetta ai parcheggi fantasma l´inferno del traffico metropolitano
Viaggio nella quotidiana battaglia alla ricerca di un posto per l´auto tra vecchi e nuovi problemi
06 June, 2006
"Meglio tre multe all´anno che la costosa retta mensile del garage"
Si aspetta ancora, previa verifica sul campo, l´attuazione del piano
MARA CHIARELLI
La ragazza bruna, in pantaloncini rosa e canotta in tinta, sfreccia in bicicletta, facendosi beffa del serpentone di automobilisti fermi all´incrocio. I clacson fanno da colonna sonora al delirio quotidiano che si consuma nel centro di Bari: sottolineano questa volta la sosta forzata di un autobus, che si arrende alla berlina blu "regolarmente" parcheggiata in doppia fila.
Scene di ordinario disordine, che ben raccontano a indigeni e turisti la situazione del traffico in città. E poco timore incutono, a quanto sembra, le immacolate divise dei vigili urbani, scatenati contro le auto che intralciano la circolazione. La filosofia, racconta qualcuno, è: meglio tre multe all´anno che la costosa retta mensile del garage. Sì perché il problema dei parcheggi, radice storica della questione traffico, resta irrisolto, malgrado i tentativi dell´amministrazione che negli ultimi mesi ha annunciato alcuni provvedimenti, di fatto ancora inattuati.
Funziona, è vero, la soluzione "Park & Ride", i bus navetta che dai tre parcheggi periferici portano direttamente in centro: ogni giorno ben 1.500 auto usufruiscono del servizio. Ma evidentemente non basta. Si aspetta ancora, previa verifica sul campo, l´attuazione del piano traffico, annunciato ormai due mesi fa e che sarebbe dovuto diventare operativo per la fine di maggio.
La panacea di tutti i mali, come ideata dal Comune di Bari, si compone di due parti: due buone idee, in realtà, se solo diventassero fatti. La prima riguarda la chiusura di Bari vecchia alle auto, con la creazione di un vero e proprio percorso tra i punti di più alto valore storico e culturale. L´accesso, dicono, sarà consentito solo ai residenti muniti di tesserino magnetico con cui identificarsi e attivare i pilomat, le colonnine di ferro che si sollevano da terra. Meno macchine, quindi, che si aggirano nei dintorni del borgo antico.
In tutti i casi saranno solo otto i varchi di accesso, incluse le tre aree di parcheggio a pagamento (per i non residenti) in largo Chiurlia, largo Santa Chiara e piazza San Pietro. A pagamento, appunto, come la sosta nell´intero murattiano, in base a quanto prevede la seconda parte del piano traffico. Le strisce blu, è stato decretato, saranno disegnate in tutto il quartiere e non ci sarà scampo per chi vuole risparmiare. La scelta sarà: il grattino o la multa. O, ancora, l´acquisto di un pass con abbonamento annuale.
Le strisce blu dovrebbero comparire anche in altri rioni della città: al Madonnella e al Libertà, ad esempio, anche se solo all´interno di alcune zone soggette ad una maggiore incidenza di traffico. In compenso dovrebbero essere portati a termine i parcheggi sotterranei previsti in piazza Giulio Cesare e in Corso Cavour. Ma quella è l´alba di un nuovo giorno.
Ciò che pesa oggi, intanto, è proprio la mancata realizzazione dei provvedimenti comunali che, pur se scomodi per una parte di utenza, potrebbero arginare il problema. Quella che è ormai una realtà incancrenita è stata anche denunciata dagli autisti dell´Amtab, spesso aggrediti, offesi e vilipesi da passeggeri inviperiti per i ritardi dei mezzi pubblici. E talvolta a torto. Si dovrebbe infatti dedicare loro un elogio della pazienza per tutte le volte che, bloccati dalle auto in doppia fila, sono costretti a suonare il clacson e ad aspettare che i relativi proprietari finiscano le faccende private.
Tanto da costringere l´Amtab a redigere un vero e proprio dossier, contenente tutte le zone per così dire "a difficile percorrenza" e ad inviarlo al comando della polizia municipale. Oggi quelle stesse zone sono monitorate, più di altre, dai vigili urbani ai quali è stata raccomandata tolleranza zero sulle doppie (talvolta triple) file. E allora, mentre si aspetta il boom dei turisti in città, è sempre più forzata la scelta di lasciare a casa l´auto, optando per una fidata bicicletta o per una salutare (nel caso si riduca lo smog) ed economica passeggiata a piedi.