Se passa il Piano anti-smog quasi inservibili 60 mila auto – da La Stampa del 19 Luglio 2006 (Cuneo)
Sono i mezzi immatricolati prima del ‘93 nella Granda
19 July, 2006
<b>Senza sistemi contro l’inquinamento non si potra’ piu’ circolare di giorno. De Ruggiero: «Misure imposte dalle sanzioni Ue»
Lorenzo Boratto</b>
«Da novembre circolazione vietata dalle 8 alle 18,30 a tutti i veicoli a benzina non Euro 1 e ai diesel non Euro 2». Non solo nelle Ztl, ma, forse, in tutto il Piemonte. Come dire: «Via le vecchie auto, inquinano troppo». L’iniziativa a favore dell’ambiente rischia però di mettere nei guai in provincia di Cuneo 60 mila - incolpevoli - proprietari di auto immatricolate prima del 1993.
Il divieto di circolazione totale per i mezzi più «datati» è una delle misure illustrate dall’assessore regionale all’Ambiente, Nicola De Ruggiero, nell’ambito del «Piano stralcio per la mobilità», che a settembre sarà sottoposto alla Conferenza Regione-Autonomie locali e poi verrà riportato in Giunta per l’approvazione. Il Piano ha una serie di obiettivi definiti «inderogabili»: limitazione progressiva dei veicoli più inquinanti, sviluppo del trasporto pubblico locale, incentivi alla rottamazione, estensione delle Ztl e «attribuzione alle Province di risorse economiche a sostegno dei piani provinciali contro l’inquinamento atmosferico».
L’assessore De Ruggiero spiega: «La qualità dell’aria nell'ultimo biennio conferma che ci sono grandi problemi per diversi elementi inquinanti che continuano a superare i limiti imposti dall’Ue. Sono previste sanzioni economiche: per il Piemonte si parla di 20 milioni di euro. Il Governo non è intenzionato a pagare, perché sarebbero frutto delle inadempienze delle autonomie locali». Quindi si corre ai ripari.
L'obbligo regionale di elaborare un «Piano d'azione» contro l'inquinamento dell’aria risale al 1999: la Provincia di Cuneo aveva stabilito che i Comuni con più di 10 mila abitanti (le sette sorelle e Borgo San Dalmazzo) avrebbero dovuto individuare «almeno il 10%» delle strade del centro abitato dove imporre limitazioni totali (con «zone pedonali») o parziali (ossia Ztl). Fossano e Borgo San Dalmazzo una Ztl non ce l'hanno ancora, ed evidentemente queste misure sono già insufficienti per la Regione. Paolo Risso, assessore all’ambiente di Borgo: «Il Comune ha adottato un piano che sta dando buoni frutti: abbiamo firmato due anni fa un protocollo con Italcementi, uno dei principali ‘’inquinatori’’ della zona, e stiamo lavorando sul traffico pesante, già tolto dalla direttrice centrale della città».
Tra i critici del Piano stralcio regionale l'assessore all'ambiente della Provincia, Umberto Fino: «Sono misure drastiche che creerebbero problemi ai cittadini. Sarebbe necessaria un’applicazione graduale. La Regione ha previsto altre misure: dal risparmio energetico nelle abitazioni a stanziamenti per migliorare i mezzi pubblici. Ci sono anche 1,5 milioni di euro da dividere tra le Province per attuare politiche di incentivi».
Interviene sulla questione anche il presidente del Camper Club «La Granda» Beppe Tassone, anche consigliere comunale a Cuneo. «Se per le auto un accordo di massima mi sembra non difficile da raggiungere, magari con qualche incentivo, per i camper il discorso è diverso. Un provvedimento del genere è una sciagura per il mercato. I camper hanno una vita media molto più lunga delle auto e vengono usati per molti meno chilometri l’anno. Per il momento sarebbe meglio pensare a una deroga».