Retromarcia sulle targhe alterne solo mezza giornata senza l´auto
I sindacati si dividono sul piano antismog - da La Repubblica 20.09.2006
20 September, 2006
<b>Dopo il no di Confcommercio, il Comune propone i negozi aperti dalle 10 alle 18 Confesercenti non ci sta: "Paghiamo solo noi"
Isabella Napoli</B>
IL comune di Palermo fa retromarcia sulle targhe alterne e ci riprova con un´unica mezza giornata senz´auto. Dopo il veto della Confcommercio sulle quattro giornate di targhe alterne - questo il piano anti-smog avanzato dieci giorni fa al primo vertice sull´inquinamento dall´assessorato al Traffico - ora a tenere banco è il pacchetto di provvedimenti proposto dal neo-assessore comunale all´Ambiente Giovanni Avanti. Divieto di circolazione delle auto dalle 9 alle 12,30 ogni giovedì, nella zona a traffico limitato A, ovvero quella compresa tra le vie Notarbartolo, Crispi, Foro Italico, Lincoln, corso Tukory, corso Alberto Amedeo, principe di Villafranca; riorganizzazione dei tempi della città, a partire dagli orari dei negozi, che dovrebbero alzare le saracinesche ogni giorno un´ora più tardi, alle 10 e chiudere i battenti alle 18, effettuando orario continuato; giovedì giornata di shopping all´insegna dell´ambiente con iniziative commerciali come sconti o piccoli cadeau ai clienti che prendono l´autobus per fare i propri acquisti. Questo il pacchetto di provvedimenti, sul quale il tavolo di concertazione con le associazioni dei commercianti e dei consumatori si aggiornerà al prossimo martedì. I nuovi orari dovrebbero riguardare anche gli uffici pubblici in un programma di riordino complessivo dei tempi della città. «Qualsiasi provvedimento per frenare l´inquinamento deve essere frutto di una scelta condivisa - dice Giovanni Avanti, assessore all´Ambiente - tutte le parti sociali devono prendere consapevolezza del problema. L´iniziativa che riguarda i negozi consentirebbe di spalmare su un orario più ampio i flussi di mobilità».
Una scelta che sembra anche confortata dai dati statistici: dall´8 al 15 per cento, l´abbattimento delle polveri sottili con tre ore e mezzo alla settimana di stop alle auto contro solo un 5 per cento in meno registrato nelle giornate di targhe alterne. Ma la nuova proposta questa volta registra il secco no della Confesercenti. «A pagare per una città senza inquinamento sarebbero solo i commercianti - dice Giovanni Felice, presidente regionale della Confesercenti - perché dovrebbero restare chiusi mezza giornata e cambiare i loro orari di vendita». Possibiliste Cidec e Confcommercio Palermo che ha annunciato una consultazione con la base sul tema degli orari e incassa per ora una vittoria sulle targhe alterne. «Un provvedimento quest´ultimo inadeguato - commenta Luigi Genuardi, vicepresidente vicario di Confcommercio Palermo - siamo disponibili a cercare di rimodulare gli orari di apertura e chiusura dei negozi, in maniera da snellire il traffico. Ma ogni nuova iniziativa dovrebbe essere presa sulla base dei primi dati sulla zona a traffico limitato». Soddisfatte le associazioni dei consumatori Adoc, Adiconsum e Federcosumatori. «Prendiamo atto che il Comune sta ripensando su nostro suggerimento i tempi della città - dice Benedetto Romano, segretario regionale Adiconsum - le targhe alterne servivano solo a fare cassa. Ora finalmente si parla di misure efficaci nella lotta all´inquinamento cittadino».