I comuni fanno i conti con l'ambiente
Nell'ambito del progetto europeo Clear sono 18 le amministrazioni locali italiane che hanno varato un bilancio ambientale da affiancare a quello economico. Da EcosportelloNews
15 October, 2003
Un vero e proprio metodo di rendicontazione delle spese ambientali, quelle sostenute nella prevenzione, riduzione, eliminazione e monitoraggio dell'inquinamento, nel ripristino ambientale e nella gestione sostenibile del territorio e del traffico. E' il bilancio ambientale, una realtà in 18 amministrazioni locali italiane che hanno aderito al progetto dell'Unione europea Clear. Ad adottarlo sono già state le province di Napoli, Torino e Bologna e i comuni di Ferrara, Reggio Emilia, Grosseto e Pavia, per un totale di circa 5 milioni di cittadini interessati. Nel bilancio gli investimenti ambientali sono riclassificati e suddivisi in spese correnti e spese in conto capitale. Gli importi stanziati a preventivo rendono conto degli obiettivi politici definiti, quelli impegnati testimoniano l'attuazione delle politiche, mentre gli importi liquidati riflettono la realizzazione degli interventi. Il confronto tra l'importo impegnato e l'ammontare liquidato, consentirà di valutare l'efficienza finanziaria dell'amministrazione e la capacità di realizzare quanto programmato. "Quella della contabilità ambientale - ha detto Mario Sai, presidente della Commissione attività produttive e risorse ambientali del Cnel, Consiglio nazionale per l'economia e il lavoro - rappresenta un'esperienza di buon governo, di cui gli enti locali hanno bisogno per risolvere positivamente la contraddizione tra scarse risorse a disposizione dei bilanci e crescenti bisogni dei cittadini di qualità della vita e sicurezza ambientale. La contabilità ambientale, per esempio, potrebbe essere utile a valutare quanto l'annunciato condono edilizio costa ai singoli cittadini in termini di consumo di risorse, di nuovi servizi e di maggiore inquinamento".