Chiamparino: "Dovremo muoverci come Comune, ma senza ricorrere alle targhe alterne"
Gli assessori Piras e Mangone presi in contropiede e irritati - da La Repubblica del 20.10.2006
20 October, 2006
<b>GINO LI VELI </b>
Il rinvio regionale al prossimo anno dello stop alla circolazione di tutte le vecchie auto inquinanti (Euro 0 ed Euro 1) che doveva scattare a novembre coglie i due assessori all´Ambiente di Provincia e Comune, Dorino Piras e Domenico Mangone, impegnati a discutere dei problemi delle risorse idriche. Inevitabili la sorpresa e il cambio di tema, tra le reazioni che sfiorano l´irritazione (Piras) e la preoccupazione (Mangone). Seccata è pure quella del sindaco Sergio Chiamparino, a Roma, per il direttivo Anci e per richiedere ancora una volta ministero dell´Interno la concessione dei poteri speciali sul traffico, assegnati già ai colleghi di Roma e Napoli: vista l´attuale situazione, quei poteri potrebbero permettere di uscire dall´impasse creata dalla marcia indietro di piazza Castello. «La Regione - dice Chiamparino indicando la linea - ha cambiato in questi mesi diversi scenari. Ora attendiamo di capire l´evoluzione per decidere cosa fare da qui alla fine dell´anno. L´unica certezza è che non ci sarà il ritorno alle targhe alterne». E´ una delle poche sicurezze che arrivano in un pomeriggio di estrema confusione. «Stavamo già preparando l´ordinanza per il blocco del 6 novembre - dice Mangone - Bisogna consentire ai cittadini di informarsi e di predisporre le contromisure. Ora tutto è più sfumato. Ma va ricordato che il provvedimento che vieta la circolazione alle auto Euro 0 ed Euro 1 il Comune lo sta già applicando da tempo nella cosiddetta Ztl ambientale. E resterà in vigore. Non verrà esteso, per ora, a tutta la città come chiedeva la Regione. E il 15 gennaio nella nostra Ztl ambientale potranno entrare solo Euro 3 ed Euro4».
Mangone cerca, invano, di parlare al telefono con il collega De Ruggiero per avere informazioni dirette su questo cambio di rotta. Si accavallano le ipotesi: «C´è stata resistenza in varie province del Piemonte». Forse per questo il piano regionale riconsegna la gestione a questi enti. «Sì, ci riconsegnano il cerino quando c´è puzza di bruciato - si lamenta Dorino Piras - Con le risorse in più che arriveranno si potranno rottamare 5 mila auto ma sono 250 mila quella da fermare. Nel nostro piano erano state indicate le priorità, alcune misure strutturali, come l´investimento sul trasporto pubblico. E´ stata scelta un´altra strada che si è rivelata poco praticabile».