La Ue resta antismog
I ministri e il commissario Dimas ripropongono una direttiva severa contro le micropolveri, anche se il primo voto dell'Europarlamento aveva chiesto di indebolirla . Restano tutti i limiti, sono possibili proroghe solo parziali di massimo 3 anni
24 October, 2006
L’accordo tra i ministri dell’ambiente e con il Commissario Dimas, quindi da parte del Consiglio Ue conferma le caratteristiche della nuova direttiva sula qualità dell’aria così come esaminata a giugno e indirettamente rispedisce al mittente le osservazioni che erano invece prevalse nella prima lettura del Parlamento Europeo.
Solo l’Olanda non ha votato con gli altri ministri. Non sarà quindi possibile concedere deroghe fino al 2013 per il non rispetto dei limiti del PM 10, i giorni da non sforare restano al massimo 35 e non 55.
Il comunicato stampa dice
<i>Today's agreement confirmed essentially the general approach1, reached on 27 June 2006, that already included the following key elements:
(a) a non-binding target value for PM2,5 in 2010 to be replaced by a binding limit value in 2015 (25Vg/m3 for both target value and limit value);
(b) the possibility to postpone attainment of the limit value for PM10 until three years after entry into force of this Directive;
(c) the possibility to postpone the deadlines for nitrogen dioxide (NO2) and benzene by a maximum of five years (until 1 January 2015);
(d) the principle that limit values should apply everywhere, but in certain locations compliance with limit values should not be assessed</i>
Un valore “obbiettivo” per il pm 2,5 nel 2010, che diventerà vincolante per tutti nel 2015.
La possibilità di derogare e di posporre il pieno rispetto dei valori limite del PM 10 fino a tre anni dopo l’entrata in vigore della nuova direttiva
La possibilità di derogare e posporre il pieno rispetto dei livelli per NO2 e benzene per un massimo di 5 anni (fino a 1 gennaio 2015)
Il principio è quello che i limiti valgono ovunque, ma che in certi luoghi il pieno rispetto dei limiti non viene preteso (per esempio su piste aeroporti e in mezzo ad autostrade, ndr)
Al di là del comunicato stampa, dal Consiglio dei ministri viene la conferma di una linea di impegno. La deroga di tre anni dalla entrata in vigore della nuova direttiva significa probabilmente seconda metà del 2010, dato che la nuova direttiva entrerà in vigore dopo la seconda lettura del Parlamento, cioè in primavera 2007. <b>Se la direttiva uscirà come nella proposta del consiglio dei ministri, un paese che non rispetta i limiti dovrà dimostrare perché pur avendo fatto il possibile non li rispetta, dovrà quindi chiedere il permesso alla Commissione, e in ogni caso durante i tre anni di proroga non potrà superare i margini di tolleranza. (Nel caso del Pm 10 i margini di tolleranza sono del 20% sulla media annuale che quindi deve stare sotto i 48</B> e il 50% sui limiti giornalieri che quindi devono stare nei max 75 mcg su max 35 giorni l’anno). C’è ancora da superare lo scoglio della seconda lettura del Parlamento. Ma la direttiva sarà modificata (indebolita) solo se si verificherà che la maggioranza assoluta degli europarlamentari la vuole modificare, il che è possibile ma non facile.