«La mia adorata Uno va ancora benissimo ma ha quindici anni e me la fanno rottamare»
da La Stampa del 02.11.2006
02 November, 2006
«E adesso?». Da ieri il signor Giancarlo Ballisai, psicologo e residente in Ztl, si trova alle prese con un nuovo problema: ha le dimensioni di una «Uno». Non una qualsiasi, ma una «Uno» immatricolata nell’Anno di grazia 1991. Una di quelle dal 6 novembre non potrà più essere utilizzata dalle ore 13 alle 19. Con il nuovo anno andrà anche peggio: 7,30-19. E’ talmente sconsolato che non guarda nemmeno la carta di circolazione: «Ma sì, ho già capito che mi toccherà rottamarla. Vorrei solo che qualcuno mi spiegasse il perché».
Perché inquina, alla pari di quelle che l’amministrazione ha deciso di mandare in pensione.
«Diciamo pure che vogliono farmela buttare. Peccato che la mia vettura, con i suoi 60 mila chilometri, funzioni benissimo. Oltretutto non ho mai mancato un tagliando, per tacere della revisione e del bollino blu: a questo punto mi chiedo a cosa sia servito rispettare tutte le scadenze. Oltre al danno, la beffa. Aggiunga il fatto che l’auto la uso raramente».
Cioè?
«Per andare al lavoro, in zona Lingotto, mi sposto regolarmente con i mezzi pubblici. Però qualche volta la macchina mi fa comodo, specie se si tratta di uscire dalla città. Vorrei proprio sapere chi si prende la briga di controllare gli scarichi dei mezzi pubblici: in città circolano certi autobus che si smontano soltanto a guardarli. Vogliamo discutere delle verifiche sui riscaldamenti? Se ne sente mai parlare?».
Abitando in Ztl avrà pure il permesso.
«Certo: ho il permesso del Comune, ovviamente a pagamento, per il transito e la sosta. Però tengo la macchina in cortile, alla pari degli altri condomini, visto che in strada non si trova un buco. Ora mi trovo in un bel guaio».
Problemi a cambiare l’auto?
«Anche, visto che in questo periodo sto sulle spese per altre questioni. Io lavoro: figurarsi come se la passeranno i pensionati che faticano ad arrivare a fine mese. Ma sa qual è la cosa che mi manda davvero in bestia?».
Sentiamo.
«Il mancato preavviso. Dico: ha letto l’ordinanza comunale? Questi signori mi stanno dicendo, con una settimana di anticipo, una settimana, che da lunedì potrò utilizzare l’auto a mezzo servizio e dal prossimo anno soltanto la notte. Tengo a precisare che, anche mettendo mano al portafoglio, i tempi di consegna per una nuova vettura si aggirano sui 60 giorni. Lo scriva pure: questa sì, la considero una mancanza di rispetto per il cittadino».