Blocchi antismog, polveri sottili in calo
Aumentano controlli e multe: più colpiti i furgoni delle consegne - da La Repubblica del 08.11.2006
08 November, 2006
<b>Il bilancio del secondo giorno di divieti per le vetture più vecchie
Sono disponibili anche i primi rilevamenti delle centraline della Provincia
Ma il monitoraggio sarà attendibile soltanto dopo 6 mesi di risultati
Numerose le richieste di deroghe, soprattutto da parte dei corrieri e dal settore alimentare
DIEGO LONGHIN </b>
Il blocco dei veicoli vecchi sembra dare i primi risultati sul fronte della riduzione delle polveri sottili. Paragonando i dati della Provincia di due centrali di rilevamento, quelle di Torino-Lingotto e di Borgaro, si nota una leggera diminuzione delle concentrazioni di Pm10 nell´aria. Lunedì 30 ottobre al Lingotto si era raggiunta quota 118 microgrammi per metro cubo, l´altro ieri, primo giorno di stop per le auto a benzina Euro zero e per i diesel Euro uno, il livello è sceso a 113. Cinque punti in meno. A Borgaro si è passati da 68 a 54 microgrammi con una riduzione più sostenuta.
Cifre parziali che riguardano due centrali e che dovranno essere confermate nelle prossime ore. Per i tecnici dell´Arpa, comunque, fare paragoni potrebbe essere fuorviante: «Per verificare se i blocchi hanno un effetto sulle polveri è necessario monitorare la situazione per un periodo più lungo, almeno sei mesi - spiega Enrico Garru - la concentrazione non dipende solo dal traffico, ma dalla situazione climatica. Con precipitazioni o vento si ha un abbattimento considerevole. Già i confronti tra un anno e l´altro per noi sono difficili».
Anche l´assessore all´Ambiente del Comune, Domenico Mangone, vuole attendere i dati non parziali prima di valutare la situazione: «Ci vogliono almeno due giorni», spiega. Nel frattempo sul tavolo dell´assessore stanno arrivando richieste di deroghe per particolari settori. In testa ci sono coloro che distribuiscono alimentari e prodotti deperibili, come il latte, e poi i corrieri. «Stiamo raccogliendo tutte le segnalazioni per fare una discussione complessiva - spiega Mangone - ma un provvedimento di restrizione è tale se pone dei vincoli. Se si danno troppe deroghe si rischia che diventi inutile». L´importante è che l´informazione sia efficace. Tanto che Palazzo Civico sta valutando il costo di una campagna telefonica per rendere chiari orari degli stop e categorie dei veicoli che non possono circolare.
Rispetto alla prima giornata di limitazioni sono aumentati i controlli e il numero delle multe. Gli agenti della polizia municipale impegnati nelle verifiche, 120 uomini, hanno fermato circa 800 mezzi. A fine giornata hanno staccato dai blocchetti delle contravvenzioni 57 foglietti. In particolare 20 verbali per veicoli commerciali, che devono rimanere fermi dalle 9 alle 13, e 37 per i mezzi privati, fermi dalle 13 alle 19. «La tendenza rimane quella di informare più che di multare, almeno per i primi giorni manterremo una linea soft», ribadisce l´assessore alla polizia municipale, Beppe Borgogno. Rispetto a lunedì il centralino dei vigili ha ricevuto 300 telefonate in meno. Sono stati 1.700 i torinesi che ieri hanno alzato la cornetta per chiedere chiarimenti sull´applicazione dell´ordinanza di blocco. Diminuite anche le e-mail arrivate alla polizia municipale: da 300 a 250. «In generale pochi telefonano per protestare», aggiunge Borgogno. Gli unici che si sono lamentati sono i turnisti e chi viene da fuori Torino ed è mal servito dai mezzi pubblici. Un esempio sono gli infermieri che attaccano a metà pomeriggio e smontano nella notte, rimanendo senza auto.