L'energia prodotta dagli inceneritori continuerà ad essere sovvenzionata
Non va in porto l'emendamento che escludeva dagli incentivi l'energia prodotta dalla frazione non biodegradabile dei rifiuti. Le risposte alle proteste dei comitati anti inceneritore: il presidente Commissione Ambiente del Senato Sodano e del Capo Segreteria Tecnica del Ministro dell'Ambiente Fabbri
23 November, 2006
L’Italia continua ad essere l'unica in Europa a finanziare l’energia prodotta dall’incenerimento dei rifiuti. La direttiva comunitaria infatti prevede incentivi pubblici da destinare esclusivamente alla promozione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Tale disposizione, a cui il nostro Paese dovrebbe adeguarsi anche per superare la procedura di infrazione a suo carico, era stata inserita dalla commissione Affari Europei della Camera all’interno del disegno di legge Comunitaria 2006. Durante la discussione in Aula però, su richiesta del Governo, non è stato accolto l’inserimento nel Ddl dell’articolo 15 bis, che escludeva dagli incentivi la parte di energia prodotta da rifiuti non biodegradabili, di fatto una quota importante di ciò che va agli inceneritori. Il testo, una volta approdato al Senato, è stato oggetto di un emendamento presentato da tutti i capogruppo dell’Unione della Commissione Ambiente, in cui si chiedeva che l’articolo 15 bis venisse reintrodotto. Il Governo, però, ha fatto nuovamente ritirare l'emendamento.
Abbiamo contattato a tal proposito Tommaso Sodano, Presidente della Commissione Ambiente del Senato, che ha dichiarato : “abbiamo tentato di far approvare dal Governo la modifica al disegno di legge Comunitaria, ottenendo un impegno ad inserire questo provvedimento all’interno del disegno di legge sull’energia che sarà discusso nei prossimi giorni dall’Assemblea”. “E’ dal 1992 – continua Sodano - che l’Italia non rispetta le direttive comunitarie in ambito energetico; speriamo che si possa invertire finalmente la rotta con questo Governo”.
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