Torino - Approvato il piano provinciale per la gestione dei rifiuti
Obiettivo: 52,1% di differenziata. Due gli inceneritori. La maggioranza si divide durante la votazione
29 November, 2006
E' stato approvato il Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti, dopo 45 ore di discussione in Consiglio. Una vittoria per il presidente Antonio Saitta che ha ottenuto 23 voti dai partiti della sua coalizione, la soglia minima per evitare la crisi, più due «sì» dei Moderati.
Quattro i punti principali del documento. Sulla raccolta differenziata l´obiettivo è di raggiungere il <b>52,1 per cento nel 2011</b>, anno di entrata in funzione del termovalorizzatore del Gerbido. Non ci sarà bisogno di pretrattamento dei rifiuti. Il piano individua anche le caratteristiche tecniche del secondo inceneritore che sorgerà nel Canavese: sarà uguale a quello di Torino ed accoglierà circa 274 mila tonnellate di immondizia all´anno, mentre al Gerbido si arriverà a 421 mila tonnellate. Ultimo punto la chiusura della discarica di Basse di Stura: confermata la data del 2009, nessuna proroga in attesa dell'inceneritore.
Complicata la soluzione politica: la sinistra radicale non ha mai nascosto la sua contrarietà ad alcuni punti del documento presentato dall’assessore Massaglia - specie quello che prevede il secondo inceneritore nell’area Nord - e ha votato turandosi il naso. La formula studiata per rimarcare il dissenso senza entrare in rotta di collisione con Saitta, che pretendeva dalla sua maggioranza il numero legale (23 voti), puntava sul voto «disgiunto»: semaforo verde dai capigruppo di Rifondazione (D’Elia), Comunisti italiani (Corsato) e Verdi (Galati) «per responsabilità politica», mentre i gruppi avevano licenza di astenersi. L’acrobazia è riuscita ai Comunisti italiani, in casa di Prc e Verdi è andato tutto storto. Gianna Tangolo, già dimessasi da capogruppo di Rifondazione in polemica contro la linea troppo «soft» del partito, ha votato «no». Idem Gianna De Masi, Verdi, che ha lasciato la presidenza della Commissione Ambiente.