Il Pescara come il Tevere: dal centro a Villanova in battello
Nove approdi, mezzi ad alimentazione elettrica: investiti 500mila euro. Piste ciclabili: 1,5 milioni di euro per 45 chilometri, dalla città a Popoli
16 December, 2003
A scuola e al lavoro, da Villanova a Pescara e viceversa, utilizzando il fiume anziché la strada, il battello al posto del bus o dell’auto privata. Il Pescara, come il Tevere, diventerà presto un’interessante alternativa per la mobilitò nell’area urbana pescarese. L’amministrazione guidata da Giuseppe De Dominicis ha deciso di investire per questo obiettivo 500mila euro: la somma è già stata impegnata nel bilancio di previsione del 2004. Si chiama ‘PROVinNAVIGA’ il progetto che la Provincia di Pescara ha presentato nei giorni scorsi con un incontro dal titolo “Lungo il fiume e sull’acqua”. Sarà presente la responsabile nazionale dell’area ‘Studi e ricerche del Touring Club italiano’ Cristina Rapisarda Sassoon, a testimonianza dell’interesse che l’iniziativa ha suscitato anche al di fuori dei confini regionali, per la definitiva valorizzazione turistica e ambientale del principale corso d’acqua abruzzese.«Dopo gli interventi di risanamento del fiume condotti in questi anni -spiega De Dominicis- adesso puntiamo con decisione a un recupero del fiume anche come via d’acqua. Ovvero, come possibile alternativa di trasporto locale, e non solo a fini turistici. Il fiume può diventare davvero un’alternativa interessante, noi abbiamo fatto il primo passo individuando il progetto e il primo investimento». «Senza scomodare gli illustri precedenti delle più grandi città europee -gli fa eco l’architetto Lanfranco Sabatini, che ha curato la redazione del progetto- anche in Italia il trasporto delle persone attraverso le vie d’acqua comincia a diventare una seria alternativa alle strade. A Mantova, ad esempio, la società ‘Andres Negrini’ che effettua servizi di crociera con il Mincio ed il Po, nel 2000 ha trasportato complessivamente 60mila passeggeri. Numeri che giustificano, nella nostra realtà metropolitana, l’esperimento dell’uso del fiume come via d’acqua, per superare il grave intasamento degli accessi intorno al capoluogo, dove ogni giorno si muovono migliaia di persone». Particolare attenzione ai problemi ambientali è stata posta, ovviamente, nella scelta delle tecniche di alimentazione dei mezzi (energia elettrica) e dei materiali da usare per la realizzazione degli approdi (per adesso 9, tra la città e Villanova). Alla presentazione del progetto saranno presenti anche i rappresentanti della ‘Gtm’, la società di trasporto dell’area pescarese.Un secondo progetto di valorizzazione del fiume, ‘PROVinBICI’, prevede invece la realizzazione di 45 nuovi chilometri di piste ciclabili, dalla città a Popoli, lungo le sponde del fiume. Il nuovo tracciato correrà su una sede propria, indipendente dalle strade principali, con due percorsi, uno per le bici da corsa e uno per le mountain bike: per queste ultime saranno sfruttati percorsi esistenti, strade bianche e rurali o sentieri. Le nuove piste, per le quali è previsto un investimento di 1,5 milioni di euro permetteranno di collegarsi ai 70 chilometri di piste off roads, che si inoltrano nell’area dei parchi nazionali della Maiella e del Gran Sasso. Anche per le piste ciclabili sono state scelte tecniche eco-compatibili: l’illuminazione del percorso farà, infatti, largo uso della tecnica fotovoltaica. (S.d’A.)