Rifiuti, “grave la situazione all’Elba”
I comuni elbani sono gli ultimi in Toscana per raccolta differenziata: 5 su 8 sono sotto il 10%, il migliore è Portoferraio, che non raggiunge il 20%. Insorgono gli albergatori che aderiscono al progetto Legambiente Turismo: “Le isole ecologiche non funzionano e i cassonetti non vengono svuotati con rapidità” da EcoSportello News
17 April, 2007
La situazione rifiuti all'Isola d'Elba è grave. A lamentarsi sono gli albergatori associati all'etichetta ecologica di Legambiente Turismo: 24 hotel, 2 camping e 1 agriturismo (con quasi 2000 posti letto).
“La raccolta differenziata, - sostengono gli associati particolarmente colpiti dal disservizio - per noi è fondamentale anche perché è presente tra gli adempimenti obbligatori previsti dal progetto, ma non viene effettuata in tutti i comuni con le stesse modalità ed in alcuni comuni, come Marina di Campo, non viene effettuata del tutto. Erano anche stati predisposte delle isole ecologiche con cassonetti interrati che non hanno mai funzionato e dove ora sono stati portati cassonetti normali che non vengono però svuotati con periodicità e rapidità con conseguente impatto negativo sull'ambiente e sul turista”.
Attualmente sull'Isola esiste una società partecipata, ESA spa, che serve sei degli otto comuni elbani che comunque fanno tutti riferimento alla stessa per quanto riguarda lo smaltimento, essendo ESA il gestore unico delle discariche elbane. L' isola produce circa 140 tonnellate di rifiuti al giorno nei mesi estivi e i Comuni elbani sono gli ultimi in Toscana per raccolta differenziata (5 su 8 sono sotto il 10%, il migliore è Portoferraio, che non raggiunge il 20%).
Una situazione molto pesante, con l'unica discarica, quella di Literno (Campo dell'Elba), che attualmente è inutilizzabile per controversie causate da un progetto di ampliamento; mentre l' impianto di trattamento dei rifiuti di Buraccio lavora a ritmi ridotti. Attualmente enormi quantitativi di rifiuti vengono spediti tramite autoarticolati in discariche fuori Elba, con costi notevoli e con disagio dei cittadini e dei turisti perchè gli autoarticolati vengono addirittura imbarcati su traghetti di linea.
“Molti albergatori dell'Elba – commenta Luigi Rambelli, Presidente Nazionale di Legambiente Turismo - hanno aderito alcuni anni fa ad un progetto di qualificazione ecologica della gestione delle loro strutture realizzato grazie ad accordo con l'Associazione Albergatori e il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, e oggi sono impegnati nella raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio. A causa della mancanza di servizi da parte dei competenti enti pubblici, non solo è più difficile adempiere agli impegni di qualità assunti ma anche fare meglio e bene il proprio mestiere di imprenditori”.