Tariffe più eque per i rifiuti
Accordo in Provincia: bollette trasparenti. Per l´assessore Massaglia i cittadini verranno più tutelati e ci sarà un risparmio
11 July, 2007
<b>Crescono i numeri della differenziata in città raggiunto il 36,9 per cento nell´hinterland si arriva al 43,5%
FEDERICA CRAVERO </b>
C´è il comune che nel pagamento dei rifiuti segna anche lo sgombero neve o ci mette la potatura delle piante e per forza il conto si fa più salato. Ma c´è anche il comune che non segna lo stipendio del dipendente incaricato di preparare le bollette e i cittadini finiscono per pagare meno del dovuto. È questo il quadro assai disomogeneo che si registra nei 315 comuni della provincia di Torino a proposito della bolletta dei rifiuti. Un problema sollevato nei mesi scorsi soprattutto dalle associazioni di categoria, dai commercianti agli imprenditori, che più di tutti risentono delle disuguaglianze. Ieri è stata data una prima risposta al problema con la firma, a Palazzo Cisterna, di un protocollo d´intesa sulla omogeneizzazione delle tariffe, che rappresenta un punto di partenza, più che di arrivo, del tavolo di concertazione avviato a febbraio.
Ieri, inoltre, è stato presentato il rapporto sullo stato del sistema di gestione dei rifiuti: la raccolta differenziata ha raggiunto a Torino il 36,9 per cento - una delle città più virtuose d´Italia - e si arriva al 43,5% in tutta la provincia nel primi 3 mesi del 2007. Per il presidente Saitta si tratta di «un dato importante, che ci fa ben sperare per arrivare al 50 per cento di differenziata entro il 2010 come ci siamo prefissi con il piano provinciale dei rifiuti».
L´accordo sul livellamento delle tariffe è stato promosso dal presidente della Provincia Antonio Saitta e dall´assessore provinciale alla Pianificazione ambientale Angela Massaglia. «Lo scopo non è di arrivare a un prezzo uguale per tutti, visto che chi ha la responsabilità finale sul sistema tariffario sono i comuni, ma a una definizione dei criteri, che vuole spingere le amministrazioni comunali a fare chiarezza sul sistema dei costi, per evitare che nella tariffa sia caricato qualcosa di diverso dalla raccolta rifiuti», ha spiegato Angela Massaglia. Tra i fattori che rendono disomogeneo il costo dei rifiuti nei vari comuni c´è anche la gestione delle discariche chiuse: «Negli anni scorsi le istituzioni non hanno imposto di accumulare delle risorse per la post-conduzione delle discariche - ha detto l´assessore regionale all´Ambiente Nicola De Ruggiero - ma ora non è giusto che paghino i cittadini. In tutto nei prossimi anni dovremo far spuntare dai bilanci circa 10 milioni di euro».
«Il protocollo è un buon inizio - ha detto il sindaco di Nichelino Giuseppe Catizone per l´Anci - ma l´obiettivo è abbassare i costi attraverso la riduzione dei consorzi e sfruttando le economie di scala con grandi appalti per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti».