Raccolta differenziata: Piemonte al 40%
Approvati dalla Giunta regionale i dati relativi al 2006. Ogni piemontese differenzia 213 kg di rifiuti all'anno e ne produce 309 kg indifferenziati. De Ruggiero soddisfatto; bacchetta solo Vercelli, ferma al 23%
17 September, 2007
Dai dati approvati in Giunta vengono confermate le ottime prestazioni della provincia di Novara (che supera il 60% di raccolta differenziata), del Verbano-Cusio-Ossola e dell'Astigiano (con la differenziata intorno al 52%). Buoni anche i risultati ottenuti in provincia di Torino, tenendo conto delle difficoltà legate alla raccolta in una grande città; si passa infatti dal 36,3% di RD del 2005 al 41,2% del 2006. Cuneo, invece, è ferma al 37,5%; Alessandria e Biella sono di poco sopra il 30%. Vercelli rimane stabilmente all’ultimo posto con un misero 23% di raccolta differenziata.
Nel corso del 2006 sono state prodotte circa 2,3 milioni di tonnellate di rifiuti urbani di cui quasi 930.000 raccolte in modo differenziato e destinate al recupero. La produzione di rifiuti pro-capite nel complesso cresce leggermente, passando da 513 kg del 2005 a 522 kg del 2006. E' però aumentata la parte di rifiuti differenziati, da 191 a 213 kg per ciascun piemontese, e diminuita quella dei rifiuti avviati a smaltimento, scesi da 322 a 309 kg per abitante.
L'assessore De Ruggiero si dice soddisfatto: "I dati del 2006 confermano che è possibile recuperare il materiale in maniera differenziata e avviarlo a recupero. I risultati delle province più virtuose, insieme all’ottimo risultato della Provincia di Torino, su cui incide in maniera significativa il capoluogo, dimostrano che il recupero del materiale si può fare non solo nelle piccole e medie città, ma anche nei grandi centri". E, con una vena polemica, continua: "Non si capisce, anche se lo si può intuire, il motivo per cui alcune Province non hanno ancora iniziato a cambiare le modalità di raccolta dei rifiuti. La Regione continuerà a premiare con la riduzione dell’ecotassa, come ha fatto quest’anno, i Comuni virtuosi, ma sarà più incisiva nel denunciare e punire chi, volontariamente, non metterà in campo azioni ed iniziative a favore del recupero di materia”. - <i><b>F.V.</b></i>