Smog: l’Europa richiama Milano
Rischio multa se non si abbassano i livelli di PM10. Da Palazzo Marino: invieremo i nostri progetti per la lotta all’inquinamento
19 October, 2007
<i><b><font size="1">Ovidio Diamanti</font></b></i>
Il Commissario Europeo all’ambiente, Stavros Dimas, ha richiesto al Governo italiano le misure che intende prendere per riportare il Pm10 sotto la soglia consentita dall’Unione Europea (50 microgrammi per metro cubo) e contenere il livello di inquinamento. Un simile richiamo rivolto all’Italia significa chiedere spiegazioni a Milano, dove il Pm10 supera troppe volte in un anno la soglia di sicurezza per la salute umana.
Il Comune di Milano è comunque pronto ad inviare a Bruxelles tutti i provvedimenti che sono stati presi, e che si adotteranno, per mostrare l’impegno dell’Amministrazione comunale ad abbassare i tassi di inquinamento. Per l’Assessore alla mobilità, Edoardo Croci: “in questo modo si potranno evitare le multe previste dal procedimento d’infrazione”.
Il monito da Bruxelles arriva in un momento in cui si apprende anche che l’Unione Europea sta avviando un secondo procedimento d’infrazione contro l’Italia: quello del superamento dei limiti di concentrazione di biossido di zolfo. Si tratta di una problema che non riguarda Milano dal momento che è al di sotto dei limiti soglia.
Invece la questione della multa si pone eccome a Milano per il Pm10. Ma i rischi potrebbero essere attenuati dal varo, il prossimo anno, della nuova direttiva comunitaria sull’inquinamento la quale, a quanto sembra, prevede una moratoria per i Paesi membri che abbiano messo in atto misure di lotta all’inquinamento da polveri sottili in condizioni ambientali particolarmente difficili. Quindi, sarà difficile che Milano venga ora multata dalla Commissione Europea dato che la città, e la pianura padana in generale, rientra per conformazione geografica in un’area considerata “difficile” a Bruxelles.
La nuova direttiva, che sarà in vigore dal 1 gennaio 2008, dovrebbe anche contenere una revisione dei valori-soglia delle sostanze inquinanti. Inoltre prenderà in considerazione la misurazione delle polvere ultrasottili, i Pm2,5, che a Milano secondo l'Arpa sono responsabili dei due terzi dell'inquinamento da Pm 10.
Milano ha comunque diversi compagni di sventura: oltre il 70% delle città europee con oltre 250.000 abitanti supera di molto i limiti consentiti di Pm10. Spetta ora al Comune darsi una mossa e dimostrare nei fatti che i provvedimenti presi siano efficaci per ridurre i livelli di polveri sottili. L’introduzione dell’Ecopass, il Piano della mobilità sostenibile da 3 milioni e mezzo di euro co-finanziato dal Governo, i rafforzamenti del trasporto pubblico, la politica dei parcheggi, potrebbero essere tutte misure capaci di convincere i commissari Ue ad archiviare i propositi di multe milionarie.