Quando la legge antifumo danneggia il decoro pubblico
Boomerang del decreto Sirchia: continuano a crescere i fumatori, e con essi i mozziconi gettati in strada. Il caso di Roma
28 November, 2007
Dal gennaio del 2005 il fumo è vietato in tutti i luoghi pubblici.
Il "decreto Sirchia" ha così posto dei veti e dei paletti agli "schiavi delle bionde". E se nel primo anno di applicazione del decreto, si sono ottenuti buoni riscontri sul numero dei fumatori, diminuiti, dal 2006 questo ha ricominciato a crescere.
E con esso il numero delle "cicche" gettate per terra, soprattutto all'esterno dei locali pubblici, dove vige il divieto. Ama Roma, per prima ha stilato un rapporto sulla situazione: più 26 per cento dall´entrata in vigore della legge Sirchia. Un dato notevole, che rischia di diventare un problema di igiene e decoro pubblico. Un problema difficile da risolvere, soprattutto in centro storico: i mozziconi, sostiene l´azienda municipalizzata che gestisce il servizio di nettezza urbana, finiscono per restare incastrati tra un sampietrino e l´altro, in quegli interstizi corti e stretti dove le scope degli operatori ecologici, efficacissime per lucidare il tipico selciato romano, non riescono ad arrivare. Ed inutile si è rivelato pure l´uso delle spazzatrici meccaniche, che non sono in grado di infilarsi sotto le macchine parcheggiate né di arrampicarsi sui marciapiedi. Il risultato è tutto scritto in un´indagine dell´Ama che ha disegnato la mappa delle zone dove è più facile trovare tappeti di sigarette spente, sigari smozzicati, fiammiferi bruciati: all´uscita dei cinema, fuori da ristoranti e pizzerie, intorno a uffici, banche e sportelli postali.
Il decreto Sirchia sembra dunque non avere fatto diminuire il numero dei fumatori. Li ha solo costretti a cambiare abitudini. A gustarsi una bella bionda prima di entrare al ristorante o uscendo di tanto in tanto dal posto di lavoro; a consumarla frettolosamente fuori dalla porta o sulla soglia degli androni, gettando per comodità i mozziconi dove capita. <font size="1"><b><i>- S.C.</i></b></font>