Contro lo smog ticket inutile
Al meeting di Rimini il ministro per l' Ambiente affonda l' idea di Albertini e dice ai sindaci: 'Fermate le auto a spese vostre'
20 January, 2004
Proprio non va giù ad Altero Matteoli, ministro dell\' Ambiente del governo Berlusconi, quel ticket d\' ingresso per le auto che Albertini vuole fare a Milano. La bocciatura per la tassa agli automobilisti è chiarissima. Da Palazzo Marino rispondono che comunque vada «saranno i milanesi a decidere», vista la promessa di sottoporre in primavera a referendum il ticket. Molto prima invece Milano rischia di dire addio alle domeniche ecologiche il prossimo autunno, perché la giunta non sembra intenzionata a sostenere da sola i costi se il ministero taglierà i finanziamenti. La tegola arrivata ieri da Matteoli per il ticket d\' ingresso è di quelle pesanti. Il telegramma ministeriale, inteso come dichiarazione fatta al Meeting di Cl a Rimini, non lascia dubbi: «Se non si deve entrare in auto in città perché si inquina, non è che se si paga poi l\' inquinamento viene ridotto». Non è il primo attacco di Matteoli sul ticket che gli automobilisti dovrebbero pagare. La tempistica sempre più lunga sulla misura, del resto, non fa che aiutare i critici: si sa che il referendum che doveva esserci quest\' autunno comunque non arriverà prima della primavera, e si sa che se anche i milanesi l\' approveranno per introdurlo bisognerà arrivare al 2005. Il tempo per discutere non manca. A quello stesso Meeting di Cl, ieri, c\' era anche Roberto Formigoni. E il presidente lombardo è rimasto al solito più che freddo in argomento: «Sull\' ipotesi mi pronuncerò solo quando ci sarà una proposta concreta». Ma nel frattempo già si sa che in Regione, l\' assessore alla Mobilità Massimo Corsaro (An, come Matteoli) è fieramente contrario al ticket. Di An è anche Riccardo De Corato, il vicesindaco solitamente sempre in prima linea a difendere i progetti di Albertini. Ieri però non ha voluto in nessun modo commentare l\' imbarazzante bocciatura del ministro del suo stesso partito per il ticket. Assente il sindaco, hanno risposto invece gli assessori Goggi (Traffico) e Zampaglione (Ambiente). Cercando di stemperare la polemica. «Abbiamo una grande considerazione delle perplessità del ministro e gli stessi interrogativi che si pone lui ce li siamo posti anche noi», dice Giorgio Goggi. E aggiunge: «Il ticket è solo una proposta che comunque per essere attuata, sempre che il referendum sia positivo, richiederà ancora qualche anno». Una cosa però Goggi ci tiene a sottolinearla: «Le nostre simulazioni dicono che con il ticket il traffico si ridurrebbe del 15 per cento». L\' assessore Domenico Zampaglione aggiunge che «è vero che il problema dell\' inquinamento non si risolve solo così perché l\' inquinamento ha confini che vanno ben al di là dei Comuni». Ma poi prosegue: «Matteoli fa bene a dare i suoi pareri ma ricordiamoci che è il sindaco che deve gestire una città. E il ticket serve a combattere il traffico e l\' occupazione del territorio cittadino, un problema di cui i milanesi soffrono tanto quanto l\' inquinamento». Altro tema, le domeniche ecologiche. Ieri Matteoli ha detto che il ministero non le rifinanzierà, se vogliono continuare i Comuni dovranno pagarsele da soli. Per Zampaglione «una decisione dovrà essere presa in giunta». Ma l\' aria che tira è chiarissima: «Io quelle autunnali me le risparmierei. Perché sicuramente andremo incontro a problemi di inquinamento pesante e dunque ad altre limitazioni del traffico per tutta la città, non solo per il centro». DIDASCALIA: Il ministro Matteoli torna all\' attacco contro l\' idea del ticket d\' ingresso a Milano, ma il Comune va avanti e annuncia che comunque nella prossima primavera si farà il referendum