A Settimo Torinese il secondo inceneritore
Lo studio di un pool di esperti indica il comune della cintura come il sito più appropriato per l'impianto di smaltimento. A Pianezza la discarica "di transizione" dopo la chiusura di Basse di Stura
21 December, 2007
<font size="1"><b><i>Sergio Capelli</i></b></font>
Il secondo impianto di termovalorizzazione dei rifiuti ha oggi una possibile localizzazione. Dopo l'auto-candidatura del sindaco Corgiat per ospitarte sul territorio settimese l'impianto e la <a href="http://www.ecodallecitta.it/index.php?id=6933" target="_blank">delibera di giunta</a> con cui si approvava la candidatura stessa, ecco un studio di esperti che individua l’area industriale Pirelli (ex-Ceat), con i suoi 80 ettari, come area più idonea ad ospitare l'impianto.
Lo studio assegna all'area settimese il punteggio più alto in ognuna delle "aree tematiche" prese in esame, portando ad un risutato finale di 125,7 punti contro i 94,5 di Rivarolo Canavese e i 91,7 di Ivrea.
Ma a questo punto c'è un piccolo colpo di scena: il sindaco Corgiat apre agli anti-inceneritoristi del comitato "Settimo non incenerire": "Ho proposto il sito ex Ceat - ha detto - non per masochismo, ma per contribuire al problema come tutti dovrebbero fare. Per evitare di avere ancora una volta soluzioni non gradite al confine. Se partiamo dal riconoscimento del fatto che i rifiuti sono un problema, come punto di partenza comune, sono pronto a sedermi intorno ad un tavolo, con tutti quelli che lo vorranno, e a considerare qualsiasi soluzione alternativa che esista nel mondo all'inceneritore, purché realizzabile ed efficace. Abbiamo due anni per trovare una soluzione diversa. Tempo ce n'è".
Nel frattempo si registra un accordo apparentemente piccolo, ma strategico per la gestione dei rifiuti di Torino e di parte della provincia: uello siglato tra Amiat e Cidiu, il Centro intercomunale di igiene urbana che raccoglie 16 comuni dell´area ovest del Torinese.
«Le due aziende, operative nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti - spiegano all´Amiat - potranno ora sviluppare utili sinergie operative e gestionali, sia nei servizi erogati nei rispettivi territori che nella gestione degli impianti delle due società».
E impianti significa prima di tutto discarica: quella di Basse di Stura dovrà essere chiusa entro il dicembre 2009. Il Cidiu, invece, dispone di una discarica grande e ancora abbastanza vuota a Pianezza. E visto che andare a scaricare la propria spazzatura a casa d´altri costa parecchio, evidentemente l´Amiat sta studiando soluzioni più economiche, almeno in attesa dell´entrata in funzione dell´inceneritore.