Pm10, 784 sforamenti giornalieri nel 2007
Solo a Villa Ada non viene oltrepassata la soglia di legge di 35 giorni di superamento delle concentrazioni limite. Pesante anche la situazione del biossido di azoto
17 January, 2008
<b><i>Silvana Santo</b></i>
Quasi <b>ottocento superamenti giornalieri dei limiti di legge</b> nel corso del 2007. Questi i dati relativi alla concentrazione delle polveri sottili (pm10) registrati dalle centraline disseminate lungo le strade romane. Per la precisione, le macchine gestite dall’Arpa Lazio hanno evidenziato complessivamente 784 giorni di sforamento rispetto ai valori limite fissati dalla normativa. In nove stazioni di controllo su dieci - Arenula, Preneste, Francia, Magna Grecia, Cinecittà, Fermi, Cipro, Bufalotta e Tiburtina - il numero dei superamenti ha oltrepassato il massimo consentito dalla legge (35 giorni). <b>Solo la centralina di Villa Ada non ha sfondato la soglia dei 35 giorni</b>, rimanendo ferma a quota 33. Ecco il dettaglio dei giorni di sforamento registrato da ciascuna centralina: <b>116 sia Tiburtina che a Corso Francia</b>, 98 a Fermi, 87 a largo Preneste, 82 a Magna Grecia, 69 a largo Arenula (stazione disattivata dal 22 novembre 2007 per manutenzione e successiva ricollocazione in piazza Cairoli), 66 a Cipro, 65 a Cinecittà e 52 alla Bufalotta. Anche le concentrazioni di biossido di azoto hanno infranto il limite dei superamenti annuali (che la legge fissa a 18) in diverse centraline: Tiburtina (19 sforamenti), Cipro (13), Cinecittà (9), Fermi e Magna Grecia (3), Bufalotta (2) e Corso Francia (1).
I dati, seppure allarmanti, fanno registrare <b> un miglioramento rispetto agli anni precedenti</b>. Tanto da spingere l’assessore capitolino all’Ambiente, Dario Esposito, a dichiarazioni di moderata soddisfazione: «C'è ancora molto da fare, ma la tendenza è positiva». Nel 2006, infatti, quasi tutte le centraline di rilevamento avevano registrato una situazione ancora più grave. La stazione di Arenula, ad esempio, è passata da 98 a 69 sforamenti giornalieri e da una concentrazione media di 43,3 microgrammi per metro cubo (µg/mc) di pm10 a 41,5 (il limite di legge è fissato a 50 µg/mc). A largo Preneste, invece, si passa da 45,2 a 41,1 microgrammi per metro cubo di media e da 118 a 87 giornate oltre soglia. A Corso Francia i livelli di concentrazione sono scesi da 48,8 a 45,8 microgrammi al metro cubo e i supermanti giornalieri sono passati da 141 a 116 giornate. A via Magna Grecia da 44,7 a 42,6 µg/mc e da 95 a 82 giornate. A Fermi da 47,8 a 43,6 e da 110 a 98 giornate. A Cinecittà da 39,6 a 38,3 e da 87 a 65 giornate. A Villa Ada, infine, la concentrazione media delle polveri sottili è scesa da 32,4 a 30,9 µg/mc e i giorni oltre soglia da 46 a 33. «La lotta allo smog – ha concluso Esposito – prosegue con i provvedimenti in corso in questi giorni: targhe alterne, blocchi del traffico, estensione ai veicoli più inquinanti dei divieti di circolazione all'interno dell'Anello Ferroviario».
<b>Meno positivo il commento di Legambiente Lazio</b>, che ha dichiarato: «C’è ben poco da essere soddisfatti, rimanendo complessivamente il numero dei superamenti talmente elevato da essere ancora decisamente lontano dai valori consentiti dalla legge». Non a caso, le centraline Francia e Tiburtina si sono piazzate al secondo posto nella classifica delle città laziali con il maggior numero di sforamenti stilata dall'associazione ambientalista. «L'allarme smog è serio in tutto il Lazio – ha commentato ancora Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – Servono politiche regionali coordinate, giornate senz'auto su scala laziale e blocchi totali in corrispondenza dei picchi di smog». L'associazione del Cigno ha infine sottolineato la necessità di varare il <b>Piano regionale di risanamento dell'aria</b>, promesso più volte dalla Regione ma non ancora messo a punto.