Oltre la metà dei comuni campani non ha un piano sulla differenziata
Scaduto l'11 marzo il termine per presentare il piano. Ora dovrebbero scattare le diffide e in seguito i commissariamenti
13 March, 2008
Era previsto per l’11 marzo il termine, entro il quale, tutti i campani avrebbero dovuto redigere e consegnare all’ufficio del Commissario Straordinario per l’Emergenza Rifiuti, Gianni de Gennaro, i propri piani sulla raccolta differenziata. Ebbene, gli esiti di questa corsa contro il tempo, cominciata due mesi fa, non sono dei più confortanti. Su 551 amministrazioni comunali, solo 258, ossia il 47% del totale dei comuni campani, sono riusciti a trasmettere in tempo i piani elaborati. Secondo i dati forniti dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), spetta ai comuni della provincia di Napoli il record più basso. Infatti, su 258 piani, 54 provengono dalla provincia di Caserta, pari al 52% del totale dei suoi municipi; 61 da Avellino, che ha così coperto il 51% del suo territorio; 36 da Benevento, col 46%, 70 da Salerno, con il suo 44%, ed infine 40 dalla provincia di Napoli, in cui solo il 40% dei comuni è riuscito a presentare il testo completo del piano. Il risultato negativo non giunge inaspettato, anche se le amministrazioni avevano avuto a disposizione, durante gli ultimi due mesi, la consulenza fornita dall’Anci per la redazione dei piani. La situazione è particolarmente drammatica dato che per i municipi inadempienti scatterà immediatamente la diffida e di seguito il commissariamento. Le amministrazioni in regola, invece, avranno altri 30 giorni a disposizione per mettere in atto le prime misure previste dal piano e per scegliere il soggetto che si occuperà della gestione della raccolta differenziata sul proprio territorio.