CiAl 2007: recuperato il 59% dell'immesso al consumo
Presentato il rapporto CiAl-Consorzio imballaggi alluminio 2007. Recuperate 43.400 tonnellate di imballaggi in alluminio pari al 59% del consumo. 1997-2007 : dieci anni di impegno, di successi, di promozione e sviluppo di un sistema effettivo di gestione integrata del recupero, di consolidamento di una filiera in grado di garantire l’eco-compatibilità dell’intero ciclo di vita del packaging in alluminio
14 May, 2008
Il 2007 è un anno importante, ricco di significati, sintesi perfetta di un primo decennio di attività, di impegno, di successi. E’ stato l’anno in cui il Consorzio ha raggiunto la sua piena maturità e autorevolezza nel sistema di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio grazie anche alla capacità di affermare e condividere, con tutti gli altri soggetti coinvolti, programmi, strategie e modelli innovativi di raccolta e recupero dell’alluminio. I risultati conseguiti confermano la bontà dell’approccio e del lavoro svolto ma anche la consapevolezza del ruolo e del contributo che CIAL saprà offrire, nei prossimi anni, per una concreta ed effettiva affermazione di un sistema di gestione dei rifiuti moderno, innovativo e coerente con la storia e la cultura che il nostro Paese da sempre esprime nel mondo.
A fine 2007 è stata attivata la raccolta differenziata dell’alluminio in 4.000 Comuni italiani con la collaborazione di oltre 260 operatori convenzionati e il coinvolgimento diretto, nella raccolta differenziata degli imballi di alluminio, di oltre 36 milioni di cittadini su tutto il territorio nazionale. Il recupero complessivo di imballaggi di alluminio ammonta al 59% dell’immesso sul mercato, tradotta in cifre assolute questa percentuale equivale a 43.400 tonnellate di materiale recuperato, 38.600 delle quali riciclate. Il riciclo è cresciuto del 15% nell’ultimo biennio e nel corso dell’anno, accanto alla raccolta differenziata, grazie all’impegno del Consorzio si sono affermate nuove modalità di recupero dell’alluminio: in impianti di trattamento dei rifiuti urbani anche per la produzione di CdR, in impianti per il recupero delle scorie da incenerimento, oltre al recupero energetico effettuato nei 75 impianti di termovalorizzazione e combustione di CdR convenzionati.
E’ stata consolidata la collaborazione con 24 fonderie di alluminio, il 100% della capacità produttiva di riciclo italiana, e contribuito alla conferma della leadership del nostro Paese, assieme a Stati Uniti e Giappone, nel mondo per quantità riciclate.
Grazie al riciclo di 38.600 tonnellate di imballaggi in alluminio sono state evitate emissioni serra per 400.000 tonnellate di CO2, e risparmiata energia pari a 144.000 tep (tonnellate equivalenti petrolio).
Cesare Maffei, Presidente CIAL
“La relazione sulla gestione e il bilancio 2007, approvati oggi dalla nostra assemblea, rappresentano una buona occasione per ricordare e, coscienti del lavoro svolto, anche celebrare i primi 10 anni di attività del nostro Consorzio. Dieci anni sono un arco temporale significativo per fare un bilancio complessivo su ciò che è stato fatto, sui risultati conseguiti e sul contributo che l’industria dell’alluminio e, in particolare, quella delle imprese della filiera degli imballaggi, hanno portato allo sviluppo e alla crescita del sistema di gestione dei rifiuti nel nostro Paese.
Il Consorzio, in questi anni, non si è limitato a svolgere un ruolo di semplice garante del raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero del materiale ma, con un approccio propositivo e di partecipazione, ha affiancato e condiviso con gli altri soggetti coinvolti nel sistema le loro stesse problematiche per l’individuazione delle migliori soluzioni possibili in tutte le fasi del ciclo di vita dell’imballaggio in alluminio.
Sul fronte della prevenzione la costante azione di monitoraggio dell’intera filiera ha permesso di mantenere alta l’attenzione da parte dei produttori e degli utilizzatori di imballaggi in alluminio, non solo sulla ottimizzazione della quantità impiegata di materiale a parità di volume contenuto, cosa peraltro acquisita da anni nel nostro settore, ma anche su quello della informazione al consumatore per una corretta modalità di conferimento dell’imballaggio alla raccolta differenziata.
Con riferimento alle modalità e ai sistemi di raccolta e recupero, in questi ultimi due anni si è giunti al pieno consolidamento di nuove e interessanti tecnologie che il Consorzio ha sempre promosso e sostenuto, anche economicamente, per una rapida adozione in tutti i contesti territoriali con cui ha dialogato. In particolare, grazie anche alle caratteristiche del materiale, oggi è possibile intervenire con trattamenti specifici per garantire il recupero di quantità crescenti di alluminio non solo dopo la raccolta differenziata ma anche su impianti per la selezione del rifiuto indifferenziato e, addirittura, dopo la termovalorizzazione recuperando l’alluminio dalle ceneri e dalle scorie post combustione.
Più in generale, possiamo oggi affermare con anche una punta di orgoglio, di aver contributo ad una crescita culturale e di sensibilità diffusa a tutti i livelli per un ambiente migliore e per una visione più industriale del sistema di gestione dei rifiuti. L’azione del Consorzio è stata orientata ad una sempre più stretta collaborazione tra i Comuni e gli operatori della gestione dei rifiuti e l’industria dell’alluminio, dalle fonderie, che rappresentano il momento della trasformazione del rottame a nuova materia prima, alle imprese dei diversi settori di impiego che danno vita a nuovi prodotti e manufatti di pregio, design, funzionalità e ancora, caratterizzati dalla possibilità di essere nuovamente riciclati moltiplicando quindi gli effetti e i benefici di tipo energetico e di disponibilità, praticamente infinita di materiale.
In sintesi, quello di CIAL, è stato un lavoro, anche sulla base dei risultati sia quantitativi sia qualitativi, teso alla costruzione nel nostro Paese di un’industria in grado di autoalimentarsi e di rendere effettivo un ciclo di vita del materiale economicamente, energeticamente ed ecologicamente compatibile.
Ritengo che il lavoro da portare avanti nei prossimi anni debba favorire il consolidamento di quanto fatto fino ad oggi avanzando, nello stesso tempo, nell’azione continua di ricerca e sviluppo in ognuna delle fasi del ciclo, anche attraverso l’innovazione tecnologica in particolare a sostegno delle aree meno progredite del nostro Paese.
Un nuovo e rinnovato stimolo in questo senso viene dal nuovo quadro normativo e dal continuo scambio di esperienze che il Consorzio promuove sul territorio anche attraverso la promozione delle migliori pratiche di raccolta e trattamento dei rifiuti. L’imminente rinnovo dell’Accordo Quadro Anci-Conai rappresenta un’ottima occasione per fare il punto e migliorare, se necessario, gli strumenti tecnici a disposizione del sistema per favorire una nuova e più ampia crescita dei servizi di raccolta in grado di garantire maggiori quantità e migliore qualità di materiale per l’industria.”