Dopo la manifestazione del 1 giugno a Chiaiano, i comitati in difesa delle cave sono a Roma per un presidio sotto la sede del governo. Le comunità in lotta, si legge in una nota diffusa dai comitati, hanno deciso di andare a Roma a portare le ragioni di chi combatte in difesa della salute, dell’ambiente e del diritto al dissenso, sversando rifiuti di ogni tipo, grazie alle deroghe dell’articolo 9 del decreto Berlusconi sull’emergenza rifiuti. Un’occasione, inoltre, per dichiarare nuovamente che è possibile prendere in considerazione anche altre soluzioni per affrontare l’emergenza rifiuti e che i cittadini di Chiaiano non intendono consentire l’uso delle cave per costruire una discarica cittadina. L'intera zona, continua la nota, ha una tipologia di suolo palesemente inadatta, ed è comunque assurdo pensare ad una discarica nell'unico polmone verde di Napoli.

Durante la giornata è previsto un tavolo tecnico di confronto presieduto dal sottosegretario Guido Bertolaso, aperta alla partecipazione dei tecnici nominati dai comitati di Chiaiano per discutere degli esami fatti ed ancora da avviare nelle cave. Ma noi, dicono i promotori della manifestazione, saremo a Roma per ribadire le nostre ragioni. Siamo stanchi di subire ogni settimana la visita nella nostra città di chi si ostina a non volerci ascoltare.