Federparchi compostabile
La Federazione italiana dei parchi naturali ha scelto di usare soltanto stoviglie monouso biodegradabili e compostabili. A fronte di una spesa iniziale maggiore, la riduzione dei costi ambientali è notevole
01 August, 2008
Silvana Santo
Per le esigenze dei suoi uffici di Roma e in occasione di eventi, convegni e conferenze stampa, la Federparchi (Federazione italiana dei parchi e delle riserve naturali) si serve delle stoviglie monouso della linea Ecozema, prodotte dall'azienda Fabbrica Pinze Schio di Santorso (Vi). Piatti, bicchieri e posate sono realizzati in materiali completamente biodegradabili e compostabili (MaterBi, Pla e polpa di cellulosa).
Questa scelta ha richiesto indubbiamente uno sforzo maggiore in termini economici, considerando che le stoviglie a marchio Ecozema costano circa 3 volte in più rispetto ai prodotti tradizionali (realizzati in materiale plastico non riciclabile analogo al polistirolo). Ma il risparmio in termini ambientali è notevole. «Rispetto allo smaltimento in discarica dei materiali non riciclabili – spiega Armido Marana di Fabbrica Pinze Schio - il compostaggio delle stoviglie biodegradabili consente una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 25 chilogrammi per ogni quintale di rifiuto conferito».
Un risparmio che si traduce anche in costi minori per la collettività in fase di recupero. «Le cifre per la gestione dei rifiuti possono variare molto da regione a regione – prosegue Marana – ma, prendendo il Veneto a titolo di esempio, avviare al compostaggio una tonnellata di materiale costa circa 72 euro, a fronte dei 190 euro necessari per smaltire in discarica la stessa quantità di rifiuti».