Vetro: dove lo butto? CoReVe mette sotto esame manager e amministratori pubblici sulla raccolta differenziata
Una ricerca condotta da AstraRicerche per conto di CoReVe - Consorzio Recupero Vetro - rivela che i responsabili delle Amministrazioni pubbliche ne sanno meno dei cittadini in fatto di raccolta differenziata del vetro
25 October, 2011
Rifiuti e raccolta differenziata: tutti la invocano, tutti la vogliono, ma quanti la sanno fare realmente? A leggere i dati della ricerca condotta da AstraRicerche per conto di CoReVe, Consorzio Recupero Vetro, si capisce perché in Italia di strada ce ne sia ancora parecchia da fare. E le responsabilità maggiori non sono certo dei cittadini che – come ha dimostrato una ricerca di qualche mese fa – la vogliono fare e si impegnano per farla bene.
Secondo quanto emerge dai dati presentati da AstraRicerche nel rapporto “I Comuni italiani, le aziende che raccolgono i rifiuti e la raccolta differenziata”, effettuata su circa 300 fra Amministratori e Manager di Regioni e Public Utilities a livello nazionale, il problema maggiore è nella qualità della raccolta e l’anello debole della catena sono proprio gli Amministratori Pubblici e i Manager: il 28% degli amministratori dichiara per esempio di non sapere che a livello europeo è stata rilasciata una direttiva specifica sul tema della raccolta di vetro di qualità e il 12% dei manager risponde candidamente di “non sapere”, quando il loro compito istituzionale è occuparsi di raccolta differenziata.
Per questa ragione CoReVe è pronto ad estendere la campagna rivolta ai cittadini - “C’è vetro e vetro” – anche a chi ha il compito istituzionale di organizzare e promuovere la raccolta differenziata: “La precedente ricerca effettuata sempre da AstraRicerche, direttamente sui cittadini, ci aveva convinto della bontà della nostra campagna informativa “C’è vetro e vetro” che ha visto la premiazione di sei città in tutta Italia con il Green e il Blue Award,” commenta Giampaolo Caccini, Presidente di CoReVe. “I risultati della nuova ricerca confermano la necessità di continuare su questa strada, ma anche di allargare la campagna a chi la raccolta del vetro di qualità deve impostarla e gestirla, senza magari avere a disposizione tutti gli strumenti necessari.”
Sintesi dei risultati della ricerca
Premessa
In base a quanto riportato da Enrico Finzi di AstraRicerche, somministrare il questionario e ottenere le risposte non è stato facile. La ricerca, condotta con il supporto 1operativo di Anci e Federambiente, si poneva gli obiettivi di conoscere l’opinione, il grado di coinvolgimento e di consapevolezza di assessori e manager sul tema della raccolta di qualità, rafforzare il dialogo diretto con questi importanti protagonisti istituzionali della raccolta, verificare il grado di sintonia tra cittadini e amministratori. Tutte tematiche di estrema attualità, ma percepite a volte come scontate.
Il campione
Hanno risposto 200 Amministratori e una settantina di manager, prevalentemente del Nord-Ovest e del Nord-Est. L’86% nella fascia di comuni fino a 30.000 abitanti. Nel 79% dei casi di comuni del Nord.
La raccolta del vetro di qualità
Dall’elaborazione dei questionari somministrati emerge, per incominciare, che il 28% degli amministratori dichiara di non sapere che a livello europeo è stata rilasciata una direttiva specifica sul tema della raccolta di vetro di qualità. Per una volta le risposte “geografiche” ribaltano i luoghi comuni: al Nord la percentuale dei “non lo sapevo” (33%) è superiore a quella fatta segnare al Sud. Verrebbe da dire che gli amministratori del sud conoscono la teoria…ma non si applicano.
Ancor più sorprendente, in negativo, è che il 12% dei manager risponde candidamente di “non sapere”: il loro compito istituzionale è occuparsi di raccolta differenziata, è decisamente grave che non siano informati su norme e direttive che riguardano il cuore del loro lavoro.
Che fare?
Alla domanda su cosa pensano si debba fare per migliorare la qualità della raccolta, la risposta più “cliccata” (77% amministratori, 74% manager) è “informare di più i cittadini”; il 32% degli amministratori (ma il 40% dei manager) pensa che si debba cambiare il sistema di raccolta, anche se una percentuali minima (3%) vorrebbe adottare le campane.
Quali problemi?
Alla domanda su quali siano i maggiori ostacoli sulla strada di una migliore raccolta, gli amministratori rispondono:
“la mancanza di collaborazione dei cittadini”: 28%
“la scarsa collaborazione di istituzioni e imprese”: 16%
“non chiarezza delle norme”: 10%
“inadeguatezza dei sistemi di raccolta”: 6%
E i manager dal canto loro sottolineano:
“la mancanza di collaborazione dei cittadini”: 37%
“la scarsa collaborazione di istituzioni e imprese”: 25%
“non chiarezza delle norme”: 20%
inadeguatezza dei sistemi di raccolta: 9%
Dove la raccolta è meno sviluppata (Centro e Sud) le responsabilità maggiori, secondo amministratori e manager sono per lo più dovute alla scarsa collaborazione dei cittadini (56% Sud; 36% Centro) e su altre istituzioni (37% Sud; 23% Centro).
Dove lo butto?
L’ultima domanda del questionario chiede quali materiali buttare e quali no nel contenitore del vetro. Le risposte non possono essere riassunte qui, ma quello che emerge – drammaticamente – è che sia gli Amministratori Pubblici sia i manager compirebbero errori persino grossolani nel conferimento dei rifiuti. Questa stessa domanda era stata posta ai cittadini nella precedente ricerca e anche in quel caso la rilevanza degli errori era decisamente elevata. In questo caso però la situazione è più grave in quanto la domanda è stata rivolta a chi per professione e per ruolo si occupa (si dovrebbe occupare) quotidianamente di raccolta differenziata.