Bike-sharing in Europa: le lezioni apprese
Una conferenza a Praga ha fatto il punto sui risultati di tre anni di ricerca del progetto OBIS, il servizio di monitoraggio del Bike-sharing sperimentato in 48 città europee. On line il manuale di buone pratiche, fattori di successo e potenziale di mercato
29 July, 2011
Il 21 giugno 2011, presso il Ministero dei Trasporti ceco, si è svolta la Conferenza per illustrare i risultati complessivi di tre anni di sperimentazione del progetto OBIS (Optimising Bike Sharing in European Cities), che monitora i servizi di bici-noleggio di 48 città europee.
L'evento, che ha visto la partecipazione di oltre 90 partners da tutta Europa, si è articolato in una serie di interventi e tavole rotonde, spaziando dal problema della redistribuzione delle stazioni di biciclette condivise nelle strade più strette all'importanza di ottenere il più alto livello di supporto politico.
Il progetto OBIS si è concluso con la pubblicazione ufficiale del primo manuale europeo sul bike-sharing, contenente la descrizione delle migliori pratiche, dei fattori di successo e del potenziale di mercato dei 51 sistemi di bike sharing europei studiati nel dettaglio, da cui trarre insegnamento per sviluppare programmi innovativi per il futuro della mobilità sostenibile. Son state presentate e messe a confronto, oltre ai costi di gestione e alle principali caratteristiche, diverse soluzioni tecniche, prendendo in considerazione gli aspetti contingenti del clima, della topografia, della cultura ciclistica e tecnica vigenti nelle differenti città considerate.
Il manuale contiene anche le informazioni tecniche e gestionali utili alle amministrazioni che intendono fare partire il bike sharing o migliorare un servizio già offerto ai cittadini.
La presentazione dell'handbook è stata accompagnata dalla visione di dimostrazioni pratiche di alcuni tra i Bike-sharing più virtuosi in Europa, come Barclays Cycle Hire (London), Bicing (Barcelona), BikeMi (Milan), Call a Bike (Berlin), City Bikes (Stockholm), Leihradl-nextbike (Austria) and CD Bike (Czech Republic).
"I Bike sharing schemes rappresentano una parte essenziale del panorama attuale sulla mobilità urbana - ha dichiarato la responsabile del Transport Research Centre di praga, Radomira Jordova. I tragitti in città effettuati all'interno dei tre più estesi servizi di Bike-sharing in Europa equivalgono ad un giro intorno al mondo compiuto dieci volte in un solo giorno.
Il progetto OBIS rivela che tra il 10% e il 20% dei viaggi in bici condivise rimpiazza al 100% i viaggi in macchina o in taxi secondo le stesse coordinate urbane, contribuendo ad una mobilità urbana più sana, pulita e sostenibile."
Qui i risultati emersi dai tre anni di ricerca:
BENEFICI DEL BIKE SHARING
-accresce le opzioni di mobilità
-soddisfa la domanda di trasporto pubblico
-evita il traffico
-beneficia la salute (delle persone e dell'ambiente)
-offre opportunità di pubblicità e di sviluppo per le città
BENEFICI INDIRETTI
-stimola lo sviluppo delle infrastrutture ciclistiche
-rende la ciclabilità più visibile e le strade più vivibili
-migliora la sicurezza dei ciclisti e l'immagine della città
-riduce le emissioni inquinanti
RACCOMANDAZIONI
- le iniziative di Bike sharing hanno bisogno di supporto nazionale
Per questo occorre:
- sviluppare una proficua ricerca di finanziamenti
- includere il BS nelle strategie di trasporto nazionale
PIANIFICAZIONE
-definire gli obiettivi generali della mobilità urbana in ogni città
-suddividere e ripartire i compiti
-realizzare infrastrutture ciclistiche adeguate
-includere nel processo di sviluppo del Buike-sharing Scheme gli stakeholders decisivi
IMPLEMENTAZIONE
-stabilire durata contratti
-misurare le performance
-trovare finanziamenti sostanziosi
OTTIMIZZAZIONE
-ricerca di opportunità finanziarie: sponsor, compagnie, ecc
-schema densità ed espansione, redistribuzione ed accessibilità
-individuazione di nuove tecnologie: es) stazioni solari
-RFID tecnology
-E-Bikes
-applicazioni
-combinazione con altri mezzi di trasporto (Es: Milano, Stoccolma, Berlino)
Tiriamo le somme
51 BBs (Bike Sharing Schemes)
48 città europee
10 nazioni:
Austria (Vienna, Salzburg, Burgenland, Modling)
Belgio (Bruxelles)
Repubblica Ceca (Praga)
Francia (7 città, tra cui Parigi, Rennes, Lion, Montpellier)
Germania (7 città tra cui Munich e Berlin)
Italia (11 città tra cui Modena, Rimini, Bari, Cuneo,Parma, Brescia, Roma, Bolzano, Milano)
Polonia (Krakow)
Spagna (7 città tra cui Barcellona, Sevilla, Pamplona, Saragossa)
Svezia (3 città tra cui Goteborg e Stoccolma)
Regno Unito (6 città tra cui London, Bristol, Cambridge).
Nonostante i dati non siano spesso disponibili e occorra maggior trasparenza, dalla Conferenza è emerso che:
- la maggior parte delle grandi città offrono 30 minuti di servizio gratuito;
- il numero di noleggi per bicicletta è superiore nelle grandi città;
- la domanda è costante nelle città temperate, mentre in quelle fredde c’è un picco in estate;
- il futuro dovrà giocarsi sullo sviluppo delle bici elettriche.
Un dato interessante tra i tanti emersi durante i tre anni di lavoro di OBIS: in media in Europa i servizi di bike sharing presenti nelle città con popolazione superiore ai 500mila abitanti offrono 15,6 biciclette ogni 10.000 abitanti. Ciò significa che, per essere al pari degli altri, a Milano BikeMI dovrebbe avere almeno 2.060 biciclette (oggi sono 1.480) e a Roma dovrebbero essere 4.404 (oggi sono 365).
Per maggiori informazioni:
www.obisproject.com
http://bike-sharing.blogspot.com/
http://www.streetfilms.org/the-biggest-baddest-bike-share-in-the-world-hangzhou-china/